Arte al Centro 2007

Cittadellarte riconosce nella questione ecologica uno dei principali fattori della crisi globale. Di recente ha dato vita a progetti creativi volti a stimolare un cambiamento in senso sostenibile – come il Centro di Riuso Creativo ReMidaBiella o il progetto C.Ambie.R.E.Sti di cui è partner con la Provincia di Biella.

Questo è il patrimonio da cui prende avvio la X edizione di “Arte al Centro di una Trasformazione Sociale Responsabile”, che prosegue il percorso di ricerca e sensibilizzazione sui materiali e sui manufatti eco-sostenibili – i Prodotti di Svolta – ovvero sugli elementi frutto di sinergie virtuose tra tecnologie di avanguardia e impegno responsabile nei confronti dell’ambiente.

Italia in Persona, rappresentato dalle installazioni in mostra, attiva e diffonde la missione culturale del prodotto italiano, attraverso un nuovo modello socio-economico che pone la persona al centro dell’intero sistema valoriale che lo sostiene.
Alla base c’è, infatti, l’idea che la produzione industriale italiana possieda una caratteristica intrinseca che la differenzia e la eleva tra gli output manifatturieri e produttivi del resto del mondo: quella di avere la persona come riferimento e destinatario privilegiato. Approfondisci

L'installazione di Michelangelo Pistoletto Love Difference - I mari mediterranei, é costituita da una serie di tavoli interattivi e didattici dedicati al tema del riciclo.
Disposti attorno a ciascun tavolo, diversi cilindri colorati visualizzano la rete internazionale di realtà che sviluppano progetti indirizzati ad una trasformazione sociale responsabile, chiamata Geografie della Trasformazione.
"Partendo dall’idea del mare che porta come nome Mare Mediterraneo estendiamo il concetto di Amare le Differenze a livello planetario, allargando la nostra visione ad altri “mari mediterranei” del mondo. Ognuno di questi raccoglie intorno a sè realtà storiche e contemporanee di culture differenti relative a diversi paesi. Il nome Mediterraneo ha un significato comune a tutti i mari che sono circondati da terre, diversamente dagli oceani e da distese che non hanno perimetri definiti." Michelangelo Pistoletto.

 

ReMidaBiella è un luogo in cui si promuove l’idea che gli scarti industriali siano risorse. Nell’emporio/magazzino di ReMidaBiella, con sede a Cittadellarte, si raccolgono, si espongono e si offrono materiali alternativi e di recupero, risultanti dalle rimanenze e dagli scarti della produzione industriale ed artigianale. Attraverso laboratori ed attività didattiche si apprende a reinventarne uso e significato, creando oggetti nuovi dagli scarti industriali.

Il progetto C.Ambie.R.E.Sti (Consumi - Ambiente - Risparmio - Energia - Stili di vita) è nato nel 2006 dalla volontà dell’Assessorato all’Ambiente della Provincia di Biella sulla scorta dell’esperienza del progetto pilota del Comune di Venezia.
Il progetto punta a educare le persone al risparmio di risorse ambientali ed economiche, focalizzando l’attenzione sugli impatti globali delle scelte di ciascuno attraverso un processo di conoscenza e di corresponsabilizzazione e stimolando l’acquisizione di nuove buone pratiche e di diversi modi di consumare - come il risparmio e l’uso più efficiente dell’energia e delle risorse naturali -, attraverso il ricorso a soluzioni e tecnologie innovative.
In mostra a Cittadellarte, quattro tavoli di carta riciclata sono il luogo di incontro e dibattito sui temi legati alla sostenibilità ambientale: acqua, alimentazione, casa, energia, commercio equo solidale, risparmio e investimento etico, mobilità, rifiuti e turismo.

Missione dei prodotti di svolta è quella di divulgare attraverso la creatività propria dell’arte la coscienza e la conoscenza dei materiali di origine naturale rinnovabile e riciclata per l’architettura e l’eco-design.

La rassegna propone una reale alternativa all’utilizzo di materiali di origine petrolchimica attraverso la classificazione e l’esposizione di prodotti eco-sostenibili necessari per la costruzione e la riqualificazione di una Architettura eticamente, culturalmente e tecnicamente volta a far tornare il territorio, la città e la casa ad essere un organismo vivente, parte di un più grande sistema ecologico che riprenda a tendere all’equilibrio naturale con la conseguente sensibilizzazione dei cittadini verso un consumo critico e consapevole rivolto ad un prodotto che unisce alta qualità e responsabilità sociale.

In definitiva si vuole avviare un percorso di ricerca e sensibilizzazione sui materiali e sui manufatti eco-sostenibili – i Prodotti di Svolta appunto - ovvero sugli elementi frutto di sinergie virtuose tra tecnologie di avanguardia e responsabilità nei confronti dell’ambiente. Materiali che possono essere una valida alternativa nell’arte del costruire e già ampiamente usati nell’architettura naturale e nell’eco-design. Alcuni di questi materiali sono stati scelti per creare mini-architetture che possono essere viste, toccate, annusate ed esperite in qualche maniera, nel tentativo di produrre una forte sensibilizzazione nel visitatore. Tali prodotti presentano un marchio di qualità ambientale e sono stati concessi da diverse aziende. È stato, inoltre, allestito un supermercato riciclato, nel vero senso del termine come risposta quotidiana ai cambiamenti ambientali. I materiali per l’architettura naturale in mostra in Prodotti di Svolta, seguono una disposizione logica che va dalle strutture di un edificio, passando per isolamenti, impianti e finiture, fino all’arredamento. Si è cercato di attraversare tutti i livelli della progettazione architettonica di un edificio, fornendo validi esempi di materiali naturali per ognuno di essi.

Contemporaneamente all’attività di ricerca e sensibilizzazione sui materiali e sui manufatti eco-sostenibili, la mostra vuole essere un punto di riferimento per il territorio biellese e non solo, a disposizione di chiunque voglia approfondire, conoscere, capire ed acquistare prodotti per l’architettura naturale.

 

Il sottobicchiere per birra in bamboo, perfetto complemento per un bicchiere di Birra Menabrea, include un piccolo strumento - un bastoncino a forma di bottiglia - per mangiare dei piccoli assaggi durante l'aperitivo.
Entrambi i prodotti sono realizzato con materiali sostenibili ed ecologici che accrescono e comunicano i valori della Birra Menabrea.



Design by Cittadellarte & Britt Leissler e Laura Fornoni per Menabrea S.p.A.



Britt Leissler
È nata a Stoccarda, Germania. Studia Design alla Koeln International School of Design e al California College of the Arts di San Francisco. Ha lavorato nel Communication & Interface Design così come nel Design Management per numerose aziende in Germania e Svizzera prima di giungere a Londra nel 2005. Qui ottiene, nel giugno 2007, dal Royal College of Art, un Master Degree in Product Design, studiando con Ron Arad e Jurgen Bey. Da quando si è laureata al Royal College of Art è stata molto impegnata ad avviare il proprio studio di Design “Shoot the Stylist!”, a Londra. Offre consulenze sul Design e realizza lavori commissionati da BBC, Vodafone, Lago Spa e altri.
Risponde alla domanda su come aggiungere valore all'esperienza del design, utilizzando un'eclettica alchimia tra differenti mezzi e discipline per combattere la monotonia della vita urbana: combinando il design di prodotti indirizzati al tatto con la cinematografia, performance, graphic design e musica, tenta di far sposare Arte e Commercio per generare bellissimi figli bastardi.
Il suo lavoro e altamente concettuale con sapori forti, giocosi ed emozionali, che portano con sé la firma del suo stile unico. Espone e pubblica a livello internazionale.




Laura Fornoni
Nasce a Bergamo nel 1981. Nell’ottobre del 2003 consegue la laurea di Primo livello presso il Politecnico di Milano e nel 2004 partecipa al progetto Erasmus frequentando i corsi della Facoltà di Design di Schwabisch Gmund (D). Nel 2005 ottiene il titolo di Dottore Magistrale in Product Design. Comincia quindi una serie di esperienze che esplorano il mondo del design. Si trasferisce ad Amsterdam presso lo studio di Interior Design D/Dock, dove collabora con il mondo dell'allestimento di interni. Rientrata in Italia, collabora con lo studio di Marco Acerbis, all’interno del quale cura diversi progetti di product design. Nel 2007 lavora con lo studio Marian Modelli nella realizzazione di plastici architettonici e modelli per il design; contemporaneamente svolge l'attività di tutor al corso di Modellistica alla Facoltà del Design al Politecnico di Milano.
Attualmente (2008) collabora nello studio milanese del designer giapponese Tomita Kazuhiko.



Menabrea
"L’Italia è ancora un’espressione geografica, il Regno d’Italia una speranza per pochi patrioti.
Biella, un’operosa cittadina dove prospera la lavorazione della lana, appartiene al Regno di Sardegna. In quest’anno il Signor Welf di Gressoney e i fratelli Antonio e Gian Battista Caraccio, nativi di Bioglio e caffettieri in Biella, fondano un laboratorio per produrre birra. È l’inizio di una meravigliosa avventura imprenditoriale che dura ancora oggi, a distanza di oltre un secolo e mezzo".
Volta è una penna che gira su se stessa, come simbolo del design di svolta.
Il materiale di cui è fatta consiste per il 90-95% da caffè espresso riciclato (simbolo delle radici italiane dell'azienda) e per il 5% di resina polilattica necessaria per legare e sigillare.  E' totalmente biodegradabile.
Il logo di Aurora è presente, ma è ruotato di 180°: un segno che riflette il sistema di valori dell'azienda a favore di una trasformazione verso materiali e produzione totalmente sostenibili.
 
 
 
Design by Cittadellarte & Britt Leissler per Aurora Due


Britt Leissler
È nata a Stoccarda, Germania. Studia Design alla Koeln International School of Design e al California College of the Arts di San Francisco. Ha lavorato nel Communication & Interface Design così come nel Design Management per numerose aziende in Germania e Svizzera prima di giungere a Londra nel 2005. Qui ottiene, nel giugno 2007, dal Royal College of Art, un Master Degree in Product Design, studiando con Ron Arad e Jurgen Bey. Da quando si è laureata al Royal College of Art è stata molto impegnata ad avviare il proprio studio di Design “Shoot the Stylist!”, a Londra. Offre consulenze sul Design e realizza lavori commissionati da BBC, Vodafone, Lago Spa e altri.
Risponde alla domanda su come aggiungere valore all'esperienza del design, utilizzando un'eclettica alchimia tra differenti mezzi e discipline per combattere la monotonia della vita urbana: combinando il design di prodotti indirizzati al tatto con la cinematografia, performance, graphic design e musica, tenta di far sposare Arte e Commercio per generare bellissimi figli bastardi.
Il suo lavoro e altamente concettuale con sapori forti, giocosi ed emozionali, che portano con sé la firma del suo stile unico. Espone e pubblica a livello internazionale.



Aurora Due
AURORA. DAL 1919 PASSIONE ITALIANA, TRATTO DISTINTIVO
Azienda leader nella produzione e commercializzazione di strumenti di scrittura, fine pelletteria e carta, Aurora nasce a Torino nel 1919. Da allora ad oggi non sono cambiati i valori che hanno reso l’impresa un leader internazionale nel settore: la passione per la bellezza e lo stile, unita alla cura per la qualità sin nei minimi dettagli.
Da storica manifattura torinese, l’azienda ha guidato l’evoluzione degli strumenti di scrittura mantenendo sempre l’equilibrio tra artigianalità e tecnologia e creando oggetti con caratteristiche uniche.
Le fasi produttive condotte con tecnologie computerizzate, si affiancano a lavorazioni realizzate con le tecniche tipiche della tradizione orafa. La scelta di materiali e metalli pregiati (oro, argento, madreperla, rubini etc) conferisce ad ogni penna il valore di un vero e proprio gioiello.
Guidata dalla famiglia Verona, da quattro generazioni coinvolta nel mondo della scrittura, Aurora resta oggi l’unico marchio autenticamente italiano nel suo settore, con un unico stabilimento produttivo a Torino di 10mila metri quadrati che impiega oltre 100 dipendenti.
Il marchio Aurora è sinonimo di eccellenza Made in Italy nel polo del lusso, riconosciuto ed apprezzato a livello internazionale in oltre 50 paesi del mondo.
Un rubinetto di casa ha una portata di oltre 10 litri. Quando lo si lascia aperto per lavarsi i denti, più di 30 litri scorrono nel lavandino senza neanche essere utilizzati.
Evitare di sprecare è la principale fonte di risparmio. Questo rubinetto ha un doppio sistema di apertura per gestire il risparmio in modo semplice e responsabile. Questo rubinetto ha 2 sistemi di apertura proprio per gestire il risparmio in modo più semplice e responsabile. Si apre normalmente, come di consueto, ma anche per lo stretto necessario attraverso l’apertura a pressione.
 
 
 
Design by Cittadellarte & Federico Piccinini per Neve Rubinetterie


Federico Piccinini
Nato a Bologna, si trasferisce nel 2003 a Milano dove si laurea nel 2006 in Disegno industriale del prodotto al Politecnico. Convinto che una conoscenza profonda dei metodi produttivi e dei materiali sia fondamentale per una progettazione consapevole, si iscrive al corso di Design&Engineering.
Negli ultimi anni partecipa a diversi workshop, sia con aziende quali LG Chein, programmi europei quali Socrates, Intensive Programme quali “Multidisciplinary Approach to Product Innovation” a Kortijk, Belgio.
Nel 2008 espone al Salone del Mobile di Milano il progetto "Overbank", realizzato per il Credito Valtellinese in collaborazione con il Politecnico di Milano, con cui collabora come tutor.
Partecipa a diversi concorsi: come quello con Serralunga e Politecnico di Milano di cui ottiene il primo premio o il concorso "accadueo-Lauretana" di cui si aggiudica il secondo premio.
Da marzo 2008 è impegnato in uno stage presso lo studio FT&A di Milano.



Neve Rubinetterie
NEVE RUBINETTERIE ....la storia
La NEVE RUBINETTERIE è nata nel 1953 in quella che è considerata la capitale italiana del rubinetto : San Maurizio d’Opaglio, dal 2004 trasferita nella nuova sede in Gozzano, sempre nel distretto industriale della rubinetteria, sin dalla fondazione ha sempre operato nella realizzazione di rubinetti. Il museo aziendale, allestito nell’area della nuova struttura, testimonia il passato dell’impresa. L’Azienda ha saputo evolversi, riuscendo a soddisfare nel corso del suo cammino, le esigenze e le richieste del mercato. In oltre cinquant’anni anni di esperienza e la qualità dei componenti prodotti con materiali sempre di prima qualità, affidabili e duraturi, ne hanno fatto uno dei suoi punti di forza. La qualità di ogni singolo articolo è garantita da severi controlli - effettuati durante ogni fase del processo produttivo.
Tutti i prodotti della NEVE RUBINETTERIE , sono garantiti per cinque anni e assistiti dal sistema di qualità aziendale ISO 9001 Vision 2000 rilasciato da DNV.
La vasta gamma delle collezioni di rubinetteria che nascono dagli studi fra l’Ufficio Tecnico dell’Azienda e la collaborazione con vari designers, consente alla NEVE RUBINETTERIE di essere presente - con successo - sia sul mercato nazionale sia sul mercato mondiale.
La continua ricerca e la volontà di diversificare lo stile produttivo ed identificarsi in un marchio ben definito sin dal 1998 ha portato l’azienda a lanciarsi inizialmente nella ricerca di progetti formali diversi.
Progressivamente, con risorse proprie , ed in considerazione della piccola dimensione aziendale, che oggi occupa 13 collaboratori, in linea con la propria filosofia di coerenza, l’azienda ha investito nella ricerca di nuovi materiali ed in innovazione tecnologica. Oggi l’impegno oltre alla permanente ricerca formale ed innovativa è orientato alla affermazione di una immagine corrispondente allo stile italiano contemporaneo. 
Quando si parla di rubinetti è obbligatorio affrontare il problema del risparmio idrico. Tutti sanno quanto l’acqua sia divenuta un bene prezioso, tuttavia senza un riscontro visivo è difficile realizzare quanta ne consumano i nostri gesti quotidiani. 
Il designer progetta un rubinetto in grado di quantificare la portata d’acqua al minuto per mezzo di una semplice scala graduata, dando così un'informazione immediata a chi lo utilizza e rendendolo maggiormente  consapevole delle proprie azioni.
 
 
 
Design by Cittadellarte & Andrea Plebani per Webert Rubinetterie



Andrea Plebani
Nasce a Milano il 14 giugno 1982, consegue la Laurea di primo livello nel 2006 in Disegno Industriale indirizzo Product Design.
Nel 2006 vince il primo premio del Design at Work, i workshop della Facoltà del Design con un progetto per Serralunga.
Nel 2007-2008 lavora come assistente nel laboratorio di sintesi finale del terzo anno di disegno industriale. Partecipa con un concept alla mostra/evento Overbank del Capogruppo Credito Valtellinese in occasione del centenario e delle iniziative legate al salone del Mobile 2008. Attualmente (2008) è iscritto alla laurea di secondo livello in Design&Engineering, lavora con l’azienda Officine Vittorio Villa, collabora con l’architetto Pierluigi Zavaglio e con la Donati Group per la progettazione di arredi per interni ed esterni. Nutre un profondo interesse per i materiali, le tecnologie produttive. Ritiene inoltre fondamentale un approccio antropologico al progetto che possa fornire una visione a lunga distanza delle evoluzioni sociali.



Webert Rubinetterie
STORIA E FILOSOFIA
Negli ultimi anni con l’avvento della globalizzazione, ogni realtà produttiva e non, ha dovuto e deve affrontare problemi nuovi e complessi. Webert ha iniziato fin da tempi non sospetti la difficile strada della flessibilità, del servizio e dell'innovazione stilistica,nella convinzione che questi sarebbero divenuti nel tempo elementi importanti di selezione dell'offerta da parte dei vari operatori economici.Così, messo in campo ogni sforzo di tutta la comunità lavorativa che forma il gruppo Webert, molti clienti e mercati nuovi hanno iniziato con gradualità a testare i nostri prodotti e sperimentandola relazione con il gruppo, confermano ogni giornola loro fiducia nei nostri confronti. Questo è il risultato più gratificante che ci sollecita a proseguire nella logica del miglioramento continuo soprattutto nelle relazioni con tutti gli stakeholders, oltre che, a perseverare in tutto ciò che facciamo da diversi lustri con l'innovazione tecnicae qualitativa dei prodotti.
http://www.webert.it
 
La collezione "Green Light" è composta da un borsone da viaggio, una borsa sportiva, una borsa da donna e una trousse. Realizzate in vera pelle italiana, la cui qualità è garantita dal brevetto Fibercuir®, le borse sono resistenti e durano nel tempo, grazie a un trattamento antigraffio e idrorepellente della pelle.
La forma del semaforo, ricorrente nei quattro accessori, stimola l'attenzione sulla salvaguardia dell'ambiente e del territorio, valori intrinseci alla cultura del Made in Italy e alla filosofia che guida l'attività di Cittadellarte. Un semaforo con la luce verde permette di procedere: 'Accendere la luce verde' significa scegliere la strada verso l'ecologia.

 

Design by Cittadellarte & Andrea Artusio per Nuova Conceria Chiorino e Zani del Frà



Andrea Artusio
Nasce a Torino il 7 marzo 1980. Nel 2004 si iscrive al corso di Industrial Design allo I.A.A.D di Torino. Durante i tre anni con alcuni progetti, e per merito di alcuni suoi professori, ottiene discreti risultati tra i quali: terzo posto al concorso ChoccoDay con esposizione del lavoro a Perugia nell'ambito della manifestazione Eurochocolate; pubblicazione, sul mensile "Il Punto", di un articolo su un mezzo di trasporto esposto al Museo dei Campionissimi di Novi Ligure; esposizione in Via Garibaldi, a Torino, del prototipo di uno zaino eco-compatibile progettato con materiali di recupero. Il 7 luglio 2007 discute la tesi riguardante il trasformismo dell'abbigliamento e le sue nuove possibili performance. Questo progetto chiamato "Klumi" tratta, nello specifico, una giacca per sport invernali, e non solo, dalla quale all'occorrenza è possibile estrarre uno zaino. Vengono così toccati gli aspetti commerciali e culturali con una particolare attenzione riservata ai materiali e alle loro caratteristiche. Attualmente lavora presso gli uffici Robe by Kappa in Kappa Footwear.


Nuova Conceria Chiorino
Chiorino, a Biella, dal 1906.
La pelle. Non l'abbiamo mai cambiata. Parliamo di Vera Pelle, ovviamente, quella che da quasi cent'anni Chiorino ha scelto come obiettivo e punto di riferimento della propria produzione. Ad essa, alle sue inimitabili peculiarità, siamo rimasti fedeli nel corso del tempo, dentro i vari passaggi della nostra trasformazione aziendale. La pelle, in realtà, non abbiamo mai smesso di cambiarla. A partire infatti dalla Vera Pelle - e quindi dal Vero Cuoio - ci siamo misurati, nei decenni, con tecnologie sempre più sofisticate, mercati ogni giorno più agguerriti, utilizzi finali profondamente innovativi. Abbiamo sempre creduto e puntato sul dinamismo della ricerca e sulle energie creative che esso poteva liberare. L'unicità del nostro prodotto e la rilevanza della nostra clientela riconoscono oggi a queste scelte un determinante valore di crescita. Un atto di fedeltà e, insieme, un'apertura al nuovo. Ogni svolta storica è stata, per Chiorino, la dimostrazione di saper modulare l'arte della concia sulle tensioni più vivaci del mercato. Dall'iniziale produzione di cinghie per trasmissione e di articoli per selleria, all'entrata nel campo della spalmatura e calandratura, alla produzione recente: abbiamo sempre proiettato sulla sensibilità attuale questo lavoro di grande tradizione, esaltandone i tratti distintivi attraverso la logica degli investimenti e della evoluzione tecnologica. Questo duplice impulso, che ha felicemente animato Chiorino fino ad oggi, ci ha permesso di occupare e poi mantenere una posizione di leader proiettandoci verso un futuro da protagonisti.
Chiorino ha ottenuto la certificazione ISO 9002 fin dall'inizio del 2001.
La conceria oggi, secondo Chiorino. Un luogo e uno spazio che si qualificano per l'elevato contenuto tecnologico, una serie di immagini che sottolineano l'evoluzione positiva di questo ambiente di lavoro: è così che abbiamo sempre immaginato, voluto e progettato la nostra azienda. Poniamo crescita e successo in stretta relazione con gli investimenti. Per questo abbiamo raddoppiato le nostre linee e automatizzato completamente gli impianti. La capacità produttiva del nostro stabilimento è in crescita costante e vale oggi 7.000 mq. di pellame al giorno. L'eccellenza del nostro sistema è ben rappresentata dalle moderne linee di spalmatura, che consentono di proporre alla clientela effetti di bicolore, di trasparenza e naturalezza assolutamente inediti.
La nostra sensibilità tecnologica si esprime anche nei dispositivi antinquinamento e ci ha spinto a potenziare in questi ultimi anni l'intera impiantistica di depurazione.
Spicca - in tutti i sensi - la recentissima torre per il trattamento e l'abbattimento dei fumi, che pone i nostri camini all'avanguardia nel rispetto delle norme vigenti e nell'allineamento agli standard comunitari.
http://www.chiorinotannery.it

Zani del Frà
http://www.zanidelfra.it
Il designer si è ispirato ai fumetti di Frank Miller in cui gli uomini di rilievo indossano il cappello. Ha a trasferito lo stile dei disegni in bianco e nero e il forte contrasto di luci e ombre, al design del cappello, realizzato con il recupero del pelo di animali d’allevamento, di difficile smaltimento. La tintura è rigorosamente fatta con colori naturali, senza additivi chimici. L’etichetta all’interno del cappello è in tessuto derivante interamente dal bambù.
 


Design by Cittadellarte & Hanny Van Nistelrooy per Cappellificio Cervo–Barbisio



Hanny Van Nistelrooy
Nel 2008 a Londra completa la laurea in Design del prodotto nei Paesi Bassi e consegue il Master in Design del prodotto al prestigioso Royal College of Art di Londra. “Sono sempre stato attratto dalle possibilità che la materia e la fabbricazione offrono. Ecco dove trovo il mio stimolo e trovo spazio per lo sviluppo. Con questo, sono costantemente in cerca di nuovi modi per creare eccitanti prodotti con forme e bellezza che risultano naturali alla fine del processo.”
Henny è freelance designer per diversi clienti nel Regno Unito e all'estero. Realizza progetti personali per lo Showroom di Moroso a Milano con lo Studio Tord Boontje. Espone a Londra, Tokyo, Miami, Milano e Berlino.
http://www.hennyvannistelrooy.com
 



Cappellificio Cervo – Barbisio

E' la forza della tradizione dei mastri artigiani biellesi a fare del Cappellificio Cervo una delle più prestigiose aziende del settore, a livello mondiale. Nato nel 1897 come cooperativa, presso l'omonimo torrente, il Cappellificio oggi racchiude nelle sue creazioni la grandezza dei due celebri marchi: Barbisio e Bantam, da cui ha ereditato lo stile inimitabile e la grande qualità.
Tra i fatti storici e di costume più curiosi dell'azienda vanno certamente ricordati: l'incremento di capitale del 1924 a cui contribuirono con il proprio salario gli stessi dipendenti; le esportazioni che già negli anni '30 raggiungevano la Turchia e il Sudamerica; i 1300 cappelli prodotti al giorno negli anni '50.
Capacità imprenditoriale e sensibilità nel comprendere e soddisfare le richieste di un mercato sempre più esigente hanno fatto sì che il Cappellificio Cervo riuscisse a superare le varie crisi del settore, e diventare la quotata azienda di oggi, proiettata con classe nel terzo millennio:
Cappellificio Cervo
Il progetto nasce dal concetto dell'origami: un foglio, poche pieghe e prende vita una forma. È una borsa, ma non solo, è un foglio, una tovaglia, un tabellone da gioco, e altro ancora. Al suo interno una cartellina, che grazie a una griglia modulare e velcro diventa un comodo porta oggetti facilmente personalizzabile. La semplicità della forma iniziale permette lo sfuttamento ottimale del materiale, minimizzando sfridi e scarti. Facilmente scomponibile, con un sistema di giunzioni a bottone. Realizzata con materiali biocompatibili, come il feltro di pura lana, il cuoio rigenerato, il policarbonato riciclato e riciclabile al 100% o il tetrapak, materiale interamente riciclabile.
Un oggetto assolutamente personale come una borsa, quando si apre diventa un oggetto sociale e condivisibile.
 


Design by Cittadellarte & Laura Fornoni per PMA Design



Laura Fornoni
Nasce a Bergamo nel 1981. Nell’ottobre del 2003 consegue la laurea di Primo livello presso il Politecnico di Milano e nel 2004 partecipa al progetto Erasmus frequentando i corsi della Facoltà di Design di Schwabisch Gmund (D). Nel 2005 ottiene il titolo di Dottore Magistrale in Product Design. Comincia quindi una serie di esperienze che esplorano il mondo del design. Si trasferisce ad Amsterdam presso lo studio di Interior Design D/Dock, dove collabora con il mondo dell'allestimento di interni. Rientrata in Italia, collabora con lo studio di Marco Acerbis, all’interno del quale cura diversi progetti di product design. Nel 2007 lavora con lo studio Marian Modelli nella realizzazione di plastici architettonici e modelli per il design; contemporaneamente svolge l'attività di tutor al corso di Modellistica alla Facoltà del Design al Politecnico di Milano.
Attualmente (2008) collabora nello studio milanese del designer giapponese Tomita Kazuhiko.



PMA Design
E' un'azienda di creatività e stampa dotata di moderne attrezzature. Nello stabilimento di Rivoli vengono realizzati oggetti per la promozione di impresa e packaging creativo in polipropilene, pvc, carta, cartone e materiali innovativi.
L'autonomia nei processi di stampa, litografica e serigrafica, definisce l'azienda nella sua efficienza e nel suo servizio.
 
La serie di sottobicchieri nasce dai concetti di ecocompatibilità che esaltano l’immagine Menabrea, birra di qualità pluri-premiata, grazie all’uso di ciò che la rende unica: le principali materie prime. I sottobicchieri sono costituiti dagli scarti della produzione: il luppolo, che è l’anima della birra in un caso e le trebbie che ne definiscono il corpo, nell’altro.
Nessuna colla o materiale aggiuntivo, 100% naturale.
RAWmat parla del prodotto tramite i sensi, grazie al forte impatto olfattivo, tattile e visivo.
 
 
Design by Cittadellarte & Federico Piccinini per Menabrea

Federico Piccinini
Nato a Bologna, si trasferisce nel 2003 a Milano dove si laurea nel 2006 in Disegno industriale del prodotto al Politecnico. Convinto che una conoscenza profonda dei metodi produttivi e dei materiali sia fondamentale per una progettazione consapevole, si iscrive al corso di Design&Engineering.
Negli ultimi anni partecipa a diversi workshop, sia con aziende quali LG Chein, programmi europei quali Socrates, Intensive Programme quali “Multidisciplinary Approach to Product Innovation” a Kortijk, Belgio.
Nel 2008 espone al Salone del Mobile di Milano il progetto "Overbank", realizzato per il Credito Valtellinese in collaborazione con il Politecnico di Milano, con cui collabora come tutor.
Partecipa a diversi concorsi: come quello con Serralunga e Politecnico di Milano di cui ottiene il primo premio o il concorso "accadueo-Lauretana" di cui si aggiudica il secondo premio.
Da marzo 2008 è impegnato in uno stage presso lo studio FT&A di Milano.



Menabrea
"L’Italia è ancora un’espressione geografica, il Regno d’Italia una speranza per pochi patrioti.
Biella, un’operosa cittadina dove prospera la lavorazione della lana, appartiene al Regno di Sardegna. In quest’anno il Signor Welf di Gressoney e i fratelli Antonio e Gian Battista Caraccio, nativi di Bioglio e caffettieri in Biella, fondano un laboratorio per produrre birra. È l’inizio di una meravigliosa avventura imprenditoriale che dura ancora oggi, a distanza di oltre un secolo e mezzo".
La lampada da tavolo per interni è stata concepita come oggetto responsabile da un punto di vista della sostenibilità ambientale: utilizza infatti materiali riciclabili, come alluminio e vetro e tecnologia LED che consente un risparmio energetico fino all’80%, alta efficienza energetica. 
Due sistemi LED consentono di ottenere un'illuminazione a luce bianca e una decorativa colorata, gestibile a distanza per mezzo di un telecomando.
 
 
 
Design by Cittadellarte & Christian Rodda per Carcerano Engineering


Christian Rodda
Christian Rodda nasce a Torino l’8 ottobre del 1975. Si laurea in Architettura al Politecnico di Torino e collabora da subito a progetti di architettura presso alcuni studi professionali della città. Successivamente entra a far parte della Carcerano S.p.A. nell’area dell’advance design e dell’architettura. Matura in Carcerano importanti esperienze nell’ambito dello sviluppo dei processi creativi e delle metodologie operative applicate al progetto industriale, in linea con l’evoluzione delle più sofisticate tecnologie digitali. Attualmente è responsabile dell’area dell’industrial design e architettura della Carcerano Creative Engineering, con sede a Torino, Roma, Napoli, India e Cina.





Carcerano Engineering
La Carcerano Creative Engineering è una società di servizi e progettazione nei settori Transportation Design, Industrial Design, Architecture e Communication. Istituita nel 1980 da Piero Luigi Carcerano sull’esperienza dello Studio CPL Architettura e Design, può attualmente contare su di un’équipe di lavoro di circa 100 persone.
“Creative engineering” significa genialità, creatività, versatilità, problem solving ed emozione che abbinati a conoscenza, competenza e capacità generano continua innovazione, per progettare un futuro sostenibile. L’eterogeneità di competenze e di professionalità del personale garantiscono capacità, conoscenza ed affidabilità, oltre ad una visione complessiva del progetto e delle sue relazioni. E’ una realtà flessibile, tecnologica, attenta ai cambiamenti ed in continuo e costante rinnovamento.
La Carcerano è anche un Laboratorio di Ricerca riconosciuto dal ministero dell’università e della ricerca con decreto dirigenziale N. 1166 del 31/07/02. Di fatto è un osservatorio permanente sulle nuove tecnologie e le loro potenziali nuove applicazioni. Il metodo che distingue la Carcerano ha il proprio cuore operativo nel sofisticato ed innovativo software utilizzato all’interno dell’avanzato Centro di Realtà Virtuale. Le tecnologie di Virtual Prototyping permettono di sviluppare nuovi prodotti e di effettuare modifiche su di essi in tempo reale, lavorando direttamente sulle matematiche più aggiornate. La Carcerano, ad oggi, ha consolidato grossi progetti per importanti clienti a livello nazionale ed internazionale, in diversi settori: Automotive, Railway, Aircraft, Industrial design garantendo una costante qualità del prodotto e testimoniando una completezza delle competenze in grado di abbracciare diversi ambiti in diversi settori.
Tra i suoi principali clienti Carcerano annovera: Fiat Auto, Iveco ,Webasto, Johnson Control, Hella, Plastal, Trenitalia, Alstom, Alitalia.
La metodologia che la Carcerano ha adottato nel corso degli anni, ormai è nota a tutti gli addetti del settore, essa si basa su un efficace uso delle nuove tecnologie digitali, sviluppando progetti in logica sistemica (analisi tecniche e di prodotto, concept, stile, ingegneria di prodotto, studi ergonomici, ingegneria per l’industrializzazione e comunicazione). All’interno delle tre sedi, due Torinesi e una a Napoli, lavorano circa 100 persone, organizzate per gruppi di lavoro eterogenei nelle competenze, e suddivise in tre settori distinti (Advanced Design, Engineering e Research) e sinergici tra loro. 
http://www.carcerano.it
La camera del terzo millennio parla di connessioni: non solo tecnologiche, ma anche con la terra, il nostro territorio e la natura. E allora i materiali utilizzati per le stanze che abitiamo devono essere naturali, come il legno stratificato incollato con colle naturali a base di acqua, l’eco pelle e l’acciaio riciclabile di questa camera d'albergo. Inoltre gli elementi di questa stanza assolvono diverse funzioni e questo riduce la quantità di oggetti da produrre. La sedia diventa tavolo - porta valige o tavolo da caffè; i comodini sono collegati alla TV, al sistema stereo, con possibilità di collegare anche il proprio portatile, la macchina fotografica e l’mp3.
Le lampade sono fatte con LED che consumano il minimo di energia.
I disegni sulla sedia e sulla testata del letto rappresentano l'ambiente naturale (la flora e la fauna) del luogo in cui si troverà la camera. Così ci sarà un ulivo o il lupo se si troverà in Italia, una rappresentazione ideale del Paese ospite.

 


Design by Cittadellarte & Alejandro Vasquez Salinas per S.A.W. - Contract Tailor made.
 

Alejandro Vasquez Salinas

Artista colombiano, 29 anni, vive e lavora in Medellin. Ottiene la laurea in “Fine Art” all'Università di Antioquia nel 2003: nello stesso anno è invitato a partecipare a El Puente (progetto di contatti internazionali). Nel 2004 vince la borsa di studio Ermenigildo Zegna e partecipa a Unidee, il residence di Cittadellarte. Nel 2005 il progetto El Puente, sotto il coordinamento di Natalia Restrepo e dello stesso Alejandro Vasquez, è parte del “XI Salon regional de artistas”, in tre differenti città: Medellin, Pereira, Manizales. Nel 2006 El Puente partecipa al “40° Salon Nacional de Artistas”. Nello stesso anno, Vasquez Salinas è il vincitore di Cubi in movimento e la sua proposta per AIM - Attraverso I Muri viene accettata e inserita tra i model project di Cittadellarte. Nel 2008 viene invitato a far parte del progetto D_Art Lab, nell'ambito di Torino Capitale del Design.

www.portafolioalejandrovasquez.blogspot.com



S.A.W. s.r.l. - Contract Tailor made
Si scrive S.A.W. e si legge Style Around the World.
E' un'azienda specializzata nella realizzazione di arredi contract per hotel, ristoranti e spazi pubblici. Nota a livello internazionale mette a disposizione di architetti, decoratori d’interni, catene alberghiere e corporate buyers una gamma di prodotti standard e su misura che permettano loro di ottenere in breve tempo una proposta progettuale completa: dalla pianificazione alla progettazione del decoro d’interni, dalla produzione alla ricerca di articoli particolari, alla fornitura di disegni e motivi su tessuti e/o moquettes.
Negli anni S.A.W. ha ampliato i propri orizzonti mantenendo sempre intatto lo spirito voluto dal suo fondatore, combinando un gusto e uno stile inconfondibile con le necessità di ogni singolo cliente.
La sua esperienza sui mercati esteri le permette di offrire anche servizi di design, sviluppo nuovi prodotti, produzione e post-produzione per quelle strutture che richiedano una progettazione “Tailor Made”.
Gli oggetti in plastica, realizzati attraverso lo stampo rotazionale, sono direvoli nel tempo e la lunga durata dell'oggetto può essere considerata come una forma di eco sostenibilità: l'oggetto dura di più e non viene gettato via.
Partendo da questa idea, l'oggetto progettato crea una nuova forma di luce per esterni che ha forma di un ombrellone da giardino con una doppia funzione: di protezione dai raggi solari di giorno e di fonte luminosa di sera. L'ombrellone utilizza l’energia pulita accumulata dai raggi solari grazie a sistemi fotovoltaici e la trasforma in energia luminosa. Per questo è completamente autosufficiente.
 
 

Design by Cittadellarte & Tomás Alonso per Serralunga

Tomás Alonso
Nato a Vigo, Spagna, viaggia fin dall'età di 19 anni per seguire la sua carriera di designer. Vive negli USA per sette anni dove studia Industrial Design all'Art Institute di Fort Lauderdale in Florida. Contemporaneamente lavora come designer per l'azienda di ruote in alluminio OZ Racing, della quale diventa il design director per il Nord America. Volendo espandere la propria pratica e le proprie abilità, si trasferisce prima in Australia dove stabilisce il proprio studio e vive per un anno e mezzo, quindi a Londra per completare un Masters Degree al Royal College of Art. Poco dopo  fonda l'OKAY Studio con altri 5 designers, una piattaforma e un collettivo con il quale continua il loro lavoro individuale di design e collabora a esposizioni e progetti occasionali.
Tomás Alonso disegna con la mente rivolta alla gente. “Per me è molto importante che quel che disegno possa trovare una strada nelle mani e nelle case della gente. Vorrei che i miei oggetti fossero usati, vissuti e sentiti”. I suoi disegni hanno una elegante funzionalità. Semplici elementi sono combinati in strutture più complesse per fornire alle persone blocchi da costruzione per creare il proprio ambiente. Sia singolarmente che con l'OKAY Studio, Tomás espone in Europa - al Design Museum a la Whitechapel Gallery a Londra, al Salone del Mobile di Milano e a diverse mostre in Spagna e Francia.

www.tomas-alonso.com

Serralunga
1825–2008 Tanta Strada... Stesso Indirizzo
Nella storia dell’imprenditoria italiana Serralunga è un esempio raro di longevità e di capacità evolutiva.
Quando nel 1889 inaugurarono la Torre Eiffel l’azienda biellese festeggiava già 64 primavere.
Oggi la società a conduzione familiare è giunta al terzo secolo di attività, alla V generazione di imprenditori e vive una nuova giovinezza.
Fondata nel 1825 come conceria passa poi, di pari passo con la diffusione dei macchinari, a produrre manufatti di cuoio a scopi industriali, quali cinghie di trasmissione e simili. Nel Novecento aggiunge la lavorazione della guttaperca prima e della plastica poi, specializzandosi in articoli industriali. Negli anni Ottanta importa dagli Stati Uniti il sistema di stampaggio della plastica a rotazione e per prima in Italia installa un impianto pilota, iniziando a produrre vasi.
Il rotazionale è una tecnologia innovativa, che consente di produrre oggetti cavi e con dimensioni che arrivano anche a 2.000 litri.
I primi vasi esteticamente riprendono le tradizionali forme del giardinaggio italiano e nel colore si richiamano al coccio. Sono però dotati di un’innovativa intercapedine che migliora l’isolamento del terriccio, si possono fare grandi e in virtù della loro leggerezza trovano spazio anche sui terrazzi.
Serralunga capisce che la dimensione fuori scala è vincente. Il passo successivo è renderli belli, intriganti, sorprendenti. Il passaggio chiave è l’incontro progettuale tra due biellesi, complici di vecchia data: Marco Serralunga laureato in Economia e Commercio, giovane imprenditore che eredita l’azienda paterna e Luisa Bocchietto, designer e architetto, allieva di Marco Zanuso.
La passione e il coraggio d’impresa del primo, uniti alla cultura del design della seconda in 15 anni rivoluzionano l’azienda, proiettandola nella dimensione del linguaggio e del life style contemporaneo d’avanguardia. I primi passi nella nuova direzione nascono dai workshop organizzati nelle università e dal dialogo con Paolo Rizzatto, Alberto Meda e Denis Santachiara, tre progettisti diversi ma accomunati dallo spirito di ricerca e dalla passione per la tecnologia. Nei dieci anni seguenti Marco Serrralunga e Luisa Bocchietto, convinti assertori dell’humus culturale che gravita intorno al Design Made in Italy, si confrontano con una ventina di designer internazionali e danno vita a una collezione spettacolare, sia per forme sia per nuove funzioni d’uso, che diventa punto di riferimento e trend setter del settore.
Il vaso è stato re-inventato sino a trasformarsi in scultura, lampada, land mark, punto di incontro fra mondo vegetale, arredo e tecnologia. Il confine sempre più incerto e vitale fra indoor e outdoor è diventato il terreno di ricerca per Serralunga, che in quanto azienda indipendente e verticalizzata è padrona della propria tecnologia, quindi può sperimentare, innovare, scegliere il percorso. Dalla ricerca aziendale e dal talento dei designer prendono corpo nuove tipologie di prodotto: vasi lampada, lampade vaso, lampade sculture, vasi sedute, vasi come foreste, divani indoor-outdoor, al tempo stesso rigidi e imbottiti. Dal 1825 ubicata nello stesso luogo l’azienda produce totalmente in Italia, a Biella, in Via Serralunga, numero 9, in uno stabilimento di 12.000 mq che impiega Biella 70 dipendenti. Qui vengono lavorate oltre 1.200 tonnellate di plastica all’anno, per un totale di circa 200.000 pezzi prodotti.
Negli ultimi tre anni l’azienda è cresciuta in media del 25% ed il marchio Serralunga è diventato un brand inconfondibile del design internazionale.
(Virginio Briatore)

www.serralunga.com
La collezione di piastrelle Clouded tiles, accentua l'effetto naturale causato dal vapore in bagno e sembra che qualcuno abbia giocato sulla loro superfice, passando un dito.
Gli oggetti ricordano l’effimera natura dell’acqua e la necessità della sua conservazione.



design by Cittadellarte & Natasa Perkovic per Gabbianelli gruppo Altaeco



Natasa Perkovic
Sono nata a Sarajevo (Bosnia&Herzegovina). Mi sono laureata all'Accademy of Fine Arts di Sarajevo, dove lavoro dal 2004 come Student Assistant al Dipartimento di Product Desing. Nel 2006 ho frequentato Unidee, il programma residence di Cittadellarte, collaborando in diversi workshop di progettazione - per la realizzazione di oggetti per la Cantina del Chianti Classico e per l'ideazione e realizzazione di una coperta per bambini in collaborazione con il Lanificio Giuseppe Botto.
Ho esposto il mio lavoro all'IMM Cologne (Fiera Internazionale del Mobile) nel 2006, e nel 2007 all'esposizione “New Blood” organizzata dalla British Association of Designers and Advertisers (d&ad), dove ho ricevuto il premio di “best new blood”.


Gabbianelli - Altaeco s.p.a.
Da oltre mezzo secolo Gabbianelli è sinonimo di colore e ricerca costante nella ceramica per pavimenti e rivestimenti, in collaborazione con le firme più importanti nel campo del design mondiale.
Oggi tale sviluppo continua con soluzioni uniche che combinano la produzione industriale con il laboratorio artigianale garantendo livelli qualitativi ed estetici di eccellenza.
www.gabbianelli.com
www.altaeco.com