Arte al Centro 2014
di una trasformazione sociale responsabile
Per la XVII edizione della rassegna Arte al Centro, Cittadellarte – Fondazione Pistoletto presenta nei propri spazi espositivi:
venerdi 11 luglio, ore 14:30
Il gioco del loco 

conferenza performance sull’arte pubblica
a cura della piattaforma Artinreti: six seconds to, acting out, asilo bianco, a.titolo, banca della memoria, maurizio cilli, cittadellarte-fondazione pistoletto, eco e narciso, kaninchenhaus, par coi bsogna semnà, PAV parco arte vivente, progetto diogene, urbe
Con la partecipazione di: Gianmaria Ajani (rettore Università di Torino), Ugo Mattei (giurista), Alessandra Pioselli (curatrice), Michelangelo Pistoletto (artista e fondatore di Cittadellarte)
What’s the problem? Economy
5 percorsi attraverso le Geografie della Trasformazione
mostra a cura di: Juan Esteban Sandoval (UfficioArte_Cittadellarte)
concept: Paolo Naldini
concept allestimento e installazioni: Alejandro Vásquez Salinas,  Lana+Savettiere Architetti,  Marcella Toninello e Patrizio Cardella,  ARDES Progetti, Andrea Scarpellini
 
Cantieri di trasformazione urbana
Medellín – A life in common / Torino – Art_works?

progetti di Cittadellarte con:
STEALTH.unlimited,  el puente_lab,  constructLab,  Progetto Diogene,  Roberto Fassone/Dotventi

 

Cittadellarte. Uffizi.
Mostra dei progetti in corso di realizzazione dei cantieri moda (Fashion B.E.S.T.), cibo (Let Eat Bi), educazione (Unidee) e comunicazione (Rebirth-day)
Terzo Paradiso – coltivare la città 
Dall’agricoltura all’architettura
mostra a cura di: Fortunato D’Amicon.o.v.a.civitas (Emanuele Bottigella e Tiziana Monterisi)
Visible. On Display 
Quando l’arte lascia il suo campo e diventa visibile come parte di qualcos’altro
un progetto di Cittadellarte – Fondazione Pistoletto in collaborazione con Fondazione Zegna
progetto a cura di: Matteo Lucchetti e Judith Wielander
format espositivo: Leftloft
Le Porte di Cittadellarte

installazione interattiva
a cura di: Cittadellarte – Fondazione Pistoletto in collaborazione con Studio Azzurro

Mostre aperte dall’11 luglio al 31 dicembre 2014
Le Porte di Cittadellarte
 

installazione interattiva
 a cura di: Cittadellarte – Fondazione Pistoletto in collaborazione con Studio Azzurro
 
L'installazione Le Porte di Cittadellarte è stata presentata come parte della mostra Année 1 - Le Paradis sur Terre di Michelangelo Pistoletto al Musée du Louvre, Parigi, nel 2013.
L'opera introduce i visitatori alla Fondazione Pistoletto, facendone l'autoritratto in un video interattivo, accanto ad alcuni artisti e collaboratori le cui azioni rappresentano simbolicamente quattro delle aree-chiave dell'attività di Cittadellarte: condivisione della conoscenza (educazione), il riciclare come forma di sviluppo sostenibile (produzione), architettura naturale (habitat) e la produzione e il consumo di cibo a km zero (nutrimento).
 
Visible. On Display 
where art leaves its own field and becomes visible as part of something else
 
 
un progetto di Cittadellarte - Fondazione Pistoletto in collaborazione con Fondazione Zegna
progetto a cura di: Matteo Lucchetti e Judith Wielander
format espositivo: Leftloft
 
Il progetto Visible è un premio internazionale di ricerca e produzione dedicato alla pratica artistica nella sfera sociale, il cui obiettivo è realizzare e sostenere pratiche artistiche impegnate nel sociale in un contesto globale. Visible. On Display è una mostra itinerante che ruota attorno alla piattaforma di dialogo e produzione, networking e azione. La mostra racconta le storie di oltre 60 professionisti dell'arte che hanno partecipato alle prime due edizioni del Visible Award, che stanno operando in altrettante località a livello internazionale, cambiando quotidianamente i confini attraverso i quali percepiamo il visibile.
Il 14 dicembre 2013 la seconda edizione del Visible Award è stato vinto da Ahmed Ögüt con il suo progetto The Silent University, piattaforma autonoma di scambio di conoscenze gestita da rifugiati, immigrati e persone richiedenti asilo politico. Scopo dell'Università Silenziosa, nelle sue sedi di Londra, Stoccolma e Parigi, è quello di sfidare il concetto di silenzio inteso come stato passivo, e di esplorare il suo grande potenziale attraverso una riflessione di gruppo che evidenzi il sistematico fallimento e la perdita di informazioni a cui si giunge non dando possibilità di parola alle persone che chiedono asilo.
 
Terzo Paradiso – coltivare la città 
Dall'agricoltura all'architettura
 
 
mostra a cura di: Fortunato D'Amicon.o.v.a.civitas (Emanuele Bottigella e Tiziana Monterisi)
 
La casa e l'abitare rappresentano lo snodo primario del rapporto tra la persona e l’ambiente, inteso come l'intero spazio in cui si forma e si organizza la società e in cui le conseguenze delle azioni umane divengono evidenti. La casa assume il ruolo di fulcro relazionale tra essere umano e mondo, diventando talora ulteriore peso artificiale per il pianeta, talaltra motore glocale di microeconomia emergente esportabile e ripetibile.
Terzo Paradiso - coltivare la città nasce da tale riflessione per farsi proposta concreta nel tentare di rigenerare le nostre città, rivoluzionando, attraverso la casa e l'abitare, l'uomo, i suoi artifici e il loro rapporto con la natura.
La mostra propone, in un allestimento che lega i due temi “architettura” e “agricoltura” il progetto realizzato, nel 2014, attraverso la creazione di installazioni, veri e propri orti urbani, progettate da N.O.V.A.civitas in forma di Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto che, grazie alla collaborazione con pubbliche amministrazioni e società civile, hanno ospitato iniziative indirizzate a promuovere contesti urbani in cui gli individui e la società possano riappropriarsi dell'agricoltura in modo condiviso, intesa sia come cura produttiva della terra, sia come agire collaborativo che stimola la partecipazione attiva dei cittadini nei processi di gestione dell'habitat naturale e artificiale.
 
 
Cittadellarte. Uffizi.
 
 
Mostra dei progetti in corso di realizzazione dei cantieri moda (Fashion B.E.S.T.), cibo (Let Eat Bi), educazione (Unidee) e comunicazione (Rebirth-day)
 
L'allestimento propone alcuni dei progetti che Cittadellarte – Fondazione Pistoletto sviluppa e ha sviluppato nell'arco degli anni della propria attività.
Dal Rebirth-day - che dal 2012 si propone come giornata mondiale del cambiamento e come occasione per raccogliere e celebrare, attorno al simbolo del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto le buone pratiche e l'attività di trasformazione sociale portata avanti da migliaia di persone nel mondo -, a Let Eat Bi - progetto attivato sul territorio biellese che pone al centro della propria attività la cura della terra in senso produttivo ed educativo, collaborando con la ricchezza associativa della provincia -, a Unidee – storico progetto di residenza per giovani artisti che dal 2014 cambia forma, andando incontro all'esigenza di combattere lo sradicamento degli artisti (che spesso vagabondano da una residenza all'altra senza soluzione di continuità), formandoli per brevi periodi settimanali e dando loro, quindi, la possibilità di intervenire con maggior forza nel proprio contesto locale con maggiore esperienza -, a Fashion B.E.S.T. - attività nata a Cittadellarte nel 2009 e considerata uno dei motori della riflessione nazionale e internazionale sul tema del rapporto tra moda e sostenibilità ambientale, al punto da essere stata presentata per oltre un mese alle Nazioni Unite di Ginevra, in occasione della Giornata internazionale delle foreste.
 
Cantieri di trasformazione urbana
Medellín - A life in common / Torino - Art_works?
 
 
progetti di Cittadellarte con: 
STEALTH.unlimited,  el puente_lab,  constructLab,  Progetto Diogene,  Roberto Fassone/Dotventi
 
La mostra Cantieri di trasformazione urbana presenta due degli interventi svolti da Cittadellarte – Fondazione Pistoletto nell'arco della prima metà del 2014.
ART_WORKS?, sviluppato in collaborazione con constructLab, Progetto Diogene e Roberto Fassone/Dotventi, coinvolti a Torino come attivatori di un processo artistico capace di intervenire nel rapporto città-università. Il progetto ART_WORKS si è articolato in un processo di progettazione partecipata di installazioni, coprodotte, installate in luoghi pubblici del quartiere Aurorae che in parte rimarranno come spazi funzionali all'interno dell'università di Torino.
Contemporaneamente, in via Po, negli spazi di UNITO, il progetto sibi ha allestito sibi Gymnasium, un software in grado di generare miliardi di set di istruzioni per creare artefatti creativi.

A Life in Common (Una Vida en Común) è la mostra-ricerca nata a Cittadellarte nel 2012 e presentata nell'aprile 2014, durante il World Urban Forum (WUF) a Medellín (Colombia). Per la sua settima edizione, l'evento biennale, organizzato da UN HABITAT (United Nations Human Settlements Programme) ha riunito più di 10,000 partecipanti – capi di stato, governatori, sindaci, la comunità internazionale, professionisti e settore privato – da oltre 130 paesi del mondo, per discutere il futuro globale dell'ambiente urbano. L'evento si concentra principalmente sullo sviluppo di progetti “dall'alto verso il basso” che affrontano e discutono di “equità urbana” e “città per la vita”.
Per il WUF, Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, STEALTH.unlimited ed el puente_lab hanno sviluppato ulteriormente e presentato la mostra-ricerca A Life in Common, che espone esempi stimolanti di trasformazioni urbane partite da pratiche e organizzazioni artistiche e culturali. La mostra, concepita e sviluppata come itinerante e che ha toccato vari luoghi istituzionali e simbolici della città, ha costituito un luogo di incontro per la mediazione, partendo dall'idea che le città sono il terreno dove i nuovi conflitti sociali divengono evidenti – e saranno in definitiva risolti.
La mostra A Life in Common guarda ad aspetti chiave della vita urbana ed esamina alcune delle vie più spregiudicate (o a volte solo provocatoriamente pragmatiche), attraverso cui l'arte e la cultura possono ridefinire le nostre città.
 
What's the problem? Economy 
5 percorsi attraverso le Geografie della Trasformazione


mostra a cura di: Juan Esteban Sandoval (UfficioArte_Cittadellarte) 
concept: Paolo Naldini 
concept allestimento e installazioni: Alejandro Vásquez Salinas,  Lana+Savettiere Architetti,  Marcella Toninello e Patrizio Cardella,  ARDES ProgettiAndrea Scarpellini
 
L'esposizione muove i suoi passi dal grande progetto-ricerca Geografie della trasformazione che ha, dal 2004, mappato oltre 700 soggetti attivi nella trasformazione sociale responsabile. Nell'arco del 2013-2014 Cittadellarte ha interpellato le diverse organizzazioni impegnate in diversi settori del vivere sociale ponendo loro una domanda “in che modo state affrontando nella vostra pratica il problema economico globale?”.
La mostra presenta in allestimento, grazie al lavoro di reinterpretazione grafica svolto da un gruppo di designer, le decine di risposte ottenute, costruendo un insieme di percorsi tematici che consentirà al pubblico di scoprire le soluzioni proposte, di confrontarle e di esserne stimolato in un contesto che propone soluzioni e buone pratiche locali in confronto con i grandi problemi globali.
 
Il gioco del loco 
conferenza performance sull'arte pubblica
venerdi 11 luglio, ore 14:30
a cura della piattaforma Artinreti: six seconds to, acting out, asilo bianco, a.titolo, banca della memoria, maurizio cilli, cittadellarte-fondazione pistoletto, eco e narciso, kaninchenhaus, par coi bsogna semnà, PAV parco arte vivente, progetto diogene, urbe
Con la partecipazione di: Gianmaria Ajani (rettore Università di Torino), Ugo Mattei (giurista), Alessandra Pioselli (curatrice), Michelangelo Pistoletto (artista e fondatore di Cittadellarte)
 
Nel 2012, nell'ambito della XV edizione della rassegna Arte al centro di una trasformazione sociale responsabile Cittadellarte ha realizzato la mostra ARTInRETI: pratiche artistiche e trasformazione urbana in Piemonte, con l'obiettivo di mappare pratiche e ricerche artistiche ideate e prodotte da realtà istituzionali e indipendenti operanti in Piemonte, Regione in cui, da anni sono attivi numerosi progetti che indagano la relazione complessa tra arte e sfera pubblica.A partire da tale mostra/ricerca, ARTInRETI è, oggi, una piattaforma discorsiva aperta, percorso di auto-formazione e di condivisione che si sviluppa attraverso incontri itineranti volti alla messa a fuoco di concetti e di progettualità che si misurano con i mutamenti dell’esistente.
Dagli interrogativi sollevati e dalla volontà di restituire al pubblico l'intero processo di ARTInRETI, nasce nel 2014 Il gioco del loco, presentato durante la XVII edizione di Arte al centro in forma di performance e di installazione, con l'obiettivo di portare alla luce le criticità sottese all’operare nello spazio pubblico, non limitandosi ai luoghi semantici, intorno cui costruire una possibile condivisione di significati.
 
14.30 – 17.30
Il gioco del loco
conferenza performance sull'arte pubblica
Con la partecipazione di:
Gianmaria Ajani (rettore Università di Torino)
Ugo Mattei (giurista)
Alessandra Pioselli (curatrice)
Michelangelo Pistoletto (artista e fondatore di Cittadellarte)
 
dalle 17.30
Contemporary Street Art - Live Painting
di Gioele Berin aka joo
 
18.30
presentazione delle mostre di ArteAlCentro 2014 e consegna del Minimum Prize
 Minimum Prize 2014 
Quest'anno il premio, giunto alla sua decima edizione, sarà assegnato a “Emergenza Primavera”, che provvede all'accoglienza e all'inserimento nel contesto sociale biellese dei migranti richiedenti asilo. Emergenza Primavera lavora in sinergia con gli Organi di Governo Centrali e Territoriali. Capofila del progetto è il consorzio Il filo da Tessere. Il progetto si è distinto per la capacità di guardare oltre la gestione dell'emergenza, interrogando il contesto locale sulla necessità di rispondere alla sfida umanitaria posta dal progetto stesso cogliendone il potenziale di rinnovamento dei codici culturali e sociali tradizionali di un territorio in profonda crisi identitaria, demografica, economica come il biellese.
In riferimento al concetto del Terzo Paradiso, inteso come stadio di equilibrio tra l'intelligenza umana e la natura, dobbiamo oggi prendere coscienza della necessità di una migrazione globale, a cui tutti noi siamo chiamati a prendere parte, verso un traguardo che potremo raggiungere solo se sapremo nutrire e impegnare i medesimi valori di civiltà, di coraggio e di creatività che animano lo spirito del migrante e della comunità che sa accoglierlo.
 
Copa & Sordes
performance "Cut the Fence" ON THE MOVE
in occasione del Minimum Prize assegnato ad "Emergenza Primavera"

Cut the Fence è un progetto di Copa & Sordes e bblackboxx, per diffondere l'idea di abbattere le barriere nelle politiche per i profughi. 
Bblackboxx è uno spazio per l'arte nelle vicinanze del campo per i rifugiati e del centro di deportazione di Basilea, Svizzera. Nel centro di deportazione i rifugiati, a cui é stato negato l'asilo in Svizzera, sono prigionieri mentre aspettano di essere espulsi.
Bblackboxx si rivolge sia ai profughi sia alla gente del posto. È uno dei rari luoghi in cui possono unirsi. 
Abbiamo realizzato una copia del recinto attorno al campo - un pezzo di tessuto africano damascato con un della stessa lunghezza del recinto: 657 metri. Il damascato africano viene prodotto in Germania vicino al confine con la Svizzera. È un prodotto esclusivo per il mercato africano, cioè per i luoghi dai quali molti profughi fuggono. 
Cut the Fence ipotizza una simbolica distruzione del recinto. Il tessuto del recinto può essere tagliato e venduto al metro. Può essere trasformato in una sciarpa, una tovaglia o un oggetto d'arte. La somma dei suoi frammenti sparsi per le case della gente formerà un pezzo d'arte collettivo e una dichiarazione contro una politica che permette la circolazione mondiale di merci ma esclude gli emigranti e rifugiati. 
Prezzo al metro: 80 euro 
La somma raccolta andrà a bblackboxx per le sue prossime attività.
 
 
 
18.00 – 19.30
“L'orto in cassetta”
laboratorio per bambini dai 4 agli 11 anni

Dalle 18.00 verrà servita una merenda a base di succhi di frutta e biscotti del commercio equo e alle 18.30 tutti i bambini saranno impegnati nella realizzazione di un personale orto in cassetta.
Merenda e laboratorio sono gratuti.
Prenotazione all'indirizzo elena.rosina@cittadellarte.it o al numero 345.3257266
 
dalle 19.30
cena Cucurbita Pepo
cena a base di verdure di stagione dall'antipasto al dolce a cura di cafeteria luogoComune e progetto Let Eat Bi
con accompagnamento musicale se lo butti te lo suono, spettacolo musicale con strumenti autocostruiti da materiali di riciclo a cura di Massimo Serra