Cittadellarte Pistoletto e il Terzo Paradiso
CAMeC La Spezia, 8-12-2007 / 24-03-2008

Mostra a cura di Bruno Corà

Pistoletto e Cittadellarte prima Polis di una futura società consapevole
 di Bruno Corà
Nel 2004, allorché ebbe inizio la vita del Centro Arte Moderna e Contemporanea della Spezia, di cui mi fu affidata la direzione, prima di programmare qualsiasi mostra ritenni significativo e opportuno invitare alcuni artisti internazionali a parlare pubblicamente di quali fossero gli aspetti fondamentali di un percorso culturale da seguire nella costruzione dell’attività di un centro per le arti contemporanee, in quel frangente temporale.
Il primo di quei protagonisti fu Michelangelo Pistoletto, a cui seguirono alcune settimane dopo Pedro Cabrita Reis e Daniel Buren.
Le ragioni di avviare proprio con Pistoletto la riflessione sull’orientamento museale erano molteplici: la profonda stima del lavoro di questo artista, le straordinarie esperienze da me compiute con lui nel corso di oltre trent’anni, la riflessione estetica che avevo potuto maturare nello studio della sua opera e infine la conoscenza e l’adesione a quel capitolo della sua azione rivoluzionaria, in senso artistico ed etico, che ha portato Pistoletto a concepire e avviare la creazione a Biella, sua terra natale, di una Cittadellarte  divenuta luogo di concrete elaborazioni di processi trasformatori responsabili dell’arte e della società.
Negli anni precedenti la fondazione di Cittadellarte ho condiviso con Michelangelo e Maria le fasi di gestazione di quell’idea divenuta poi una vera “città ideale” tutt’altro che utopica, al contrario, coraggiosamente possibile.
Erano gli anni del Progetto Arte, della grande rassegna Habitus Abito Abitare di Prato, delle Porte di Palazzo Fabroni a Pistoia, dell’esperienza viennese alla Bildende Kunst Akademie.
Poi ho assistito al rapido sviluppo della più avanzata avventura che abbia vissuto un “artista collettivo”, come Pistoletto si è voluto definire in questi anni. Cittadellarte si è ormai avviata a divenire una realtà autonoma, condivisa da vari soggetti, da numerosi artisti e operatori provenienti da una quantità di settori sociali davvero considerevole.
Sicuramente è il fenomeno culturale più carico di prospettive e conseguenze avvenuto in Italia e in Europa negli ultimi anni.
Per tutte queste ragioni, quando ho ascoltato nuovamente Pistoletto parlare al Festival della Mente a Sarzana, nell’estate del 2007, in una sala gremita di persone attente, come era già avvenuto qualche anno prima alla Spezia, ho pregustato l’esito che la mostra di Cittadellarte, già programmata al CAMeC avrebbe conseguito e, in cuor mio, ne ho gioito. E’ stata per me una grande soddisfazione, nell’accingermi a chiudere il primo quadriennio di attività del CAMeC, poterlo fare preparando questa mostra dedicata a Pistoletto e a Cittadellarte, di cui mi ritengo cittadino d’adesione.
Tutti coloro che operano a Cittadellarte, le attività che vi si attuano, i progetti che si concepiscono e si avviano in essa costituiscono, in questa nostra convulsa realtà, una dimensione integra, piena di energie bene orientate, una collana di azioni distintive di un’economia della trasformazione consapevole rivolta a farsi carico di un cambiamento di rotta rispetto ai rovinosi percorsi intrapresi da tempo dalle società moderne.
Il saggio espositivo dell’intera articolazione dei nuclei progettuali attivi a Cittadellarte osservato nelle sale del CAMeC, oltre a suscitare meraviglia e grandissimo interesse, rende ognuno di noi più sicuro che, con il contributo magistrale di un grande artista come Pistoletto, nuove forze intellettuali e artistiche si preparano a fornire l’arte di qualità capaci di affrontare le sfide della realtà al bivio tra “inferno” e Terzo Paradiso.
Bruno Corà
Lugano, febbraio 2008
Editoriale:
Dal comune denominatore al comune multiplo
di Paolo Naldini
 
Prendiamo 3 numeri, ad esempio 2, 4 e 10.
Poniamo che ci interessi stabilire, ad esempio, che cosa hanno in comune, su che cosa fondare una relazione di gruppo, la loro identità comune.
Una possibile risposta è che siano tutti numeri pari. Oppure che siano numeri interi. Una risposta un po’ più elaborata, ma comune per chi sia educato nel sistema culturale occidentale, è “definiamo il loro massimo comune denominatore” cioè quel numero che è contenuto in ciascuno e per cui ciascuno è divisibile. Nel nostro caso è 2.
Immaginiamo che ora qualcuno di noi proponga, come relazione e patrimonio comune a questi tre numeri, un altro concetto o costrutto: il minimo comune multiplo, ossia quel numero che contenga ciascuno dei tre numeri e per essi sia divisibile. Nel nostro caso è 20.
Che cosa è avvenuto? Un cambiamento di paradigma.
Ipotizziamo che i tre numeri siano persone. Immaginiamo che intendano stabilire le basi per la loro convivenza. Nel caso prevalga il paradigma del comune denominatore, il capitale comune di cui possono disporre è rappresentato da 2.
Nel caso in cui il paradigma prevalente fosse invece il comune multiplo, il capitale comune del gruppo diventa 20.
Nel primo caso, due individui su tre si riconoscono solo parzialmente nell’appartenenza identitaria al gruppo: il 4 e il 10, evidentemente, possiedono elementi ulteriori rispetto al patrimonio comune. Questi elementi, qualità e caratteristiche che definiscono l’identità individuale, sono “eliminati” dal paradigma del comune denominatore. Il risultato è che il gruppo “perde” un patrimonio di 18. Se si assume l’ipotesi che le qualità individuali possano apportare un contributo di sviluppo alla comunità, è evidente che il primo paradigma esprime un potenziale di sviluppo pari a un decimo rispetto al secondo.
La tesi di questo testo è che l’arte come “trasformazione sociale responsabile attraverso idee e progetti creativi”, la mission di Cittadellarte, rappresenta e comporta il paradigma del multiplo in ogni ambito di interazione umana: dall’organizzazione di una piccola impresa ai sistemi socio politici nazionali e internazionali.  Leggi tutto
 
PRODOTTI RESPONSABILI
 
Ogni prodotto assume responsabilità sociale. Con questo slogan programmatico, l’Ufficio Produzione di Cittadellarte sviluppa collaborazioni creative con aziende, artigiani, associazioni di categoria ed enti pubblici, per la realizzazione di prodotti che ricercano qualità e innovazione nello sviluppo ecosostenibile a dimensione territoriale e internazionale.
 
CUBI IN MOVIMENTO
 ARTE, ARTIGIANATO E PRODUZIONE CREANO INSIEME
Cubi in movimento, ambasciata del territorio biellese e piemontese realizza i moduli base di architetture variabili, cuore di un allestimento che presenta l’eccellenza biellese nelle diverse occasioni fieristiche ed espositive regionali, nazionali ed internazionali.
I cubi sono sia uno strumento espositivo della produzione tipica del territorio, sia prodotti essi stessi che creano nuove prospettive economiche per l’artigianato locale.
Il progetto Cubi in movimento - nato dalla collaborazione tra Regione Piemonte, CNA - Confederazione Nazionale dell’Artigianato, Camera di Commercio Nazionale, Consorzio della Tavola dell’Orso, gli artigiani d’Eccellenza in Piemonte e gli artisti Manydee (il network dei residenti che hanno partecipato a UNIDEE - Università delle Idee di Cittadellarte) -, promuove l’identità produttiva, paesaggistica e culturale di un territorio, unendo arte, artigianato e industria. Il mondo dell’artigianato e della produzione locale, messo a stretto contatto con la creatività di artisti internazionali, si arricchisce di un importante valore aggiunto in termini di dinamiche, tendenze e processi a livello globale. Il territorio mostra in questo modo la vitalità del suo tessuto socio economico e culturale.
 
ANNO UNO

opera di Michelangelo Pistoletto realizzata con gli abitanti di Corniglia (Cinque Terre) e la sua famiglia. In mostra sono proiettate le immagini delle diverse rappresentazioni di Anno Uno: al Teatro Quirino, Roma 1981; al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Torino 1991; al Marstall, Monaco di Baviera 1994.
Gli attori sulla scena reggono strutture architettoniche sulle proprie teste, mentre raccontano, simili ad un quadro parlante o ad una scultura vivente, la storia del mondo da Caino e Abele a Romolo e Remo; dalla civiltà egizia a quella romana; dal primo volo degli astronauti, che si esprimono in cornigliese e sono tradotti in simultanea, ai giorni nostri.
È la rappresentazione di una città dove le persone sono l’architettura. Si odono i passi e le voci che giungono da lontano, facendo eco al cammino della storia. Gli abitanti di Corniglia sono un frammento vivente della società attuale posta davanti al passato e contemporaneamente al proprio futuro.
 
COMUNICAZIONE
PAESI IBRIDI - L’incontro come generatore di creazione
Le bandiere fantastiche nascono dall’ibridazione di emblemi dei diversi Paesi.
L’opera(2000-2006) di Juan Esteban Sandoval visualizza l’interazione tra differenti culture, disegnando una geografia simbolica in continua ridefinizione.
 
EDUCAZIONE
UNIDEE - UNIVERSITÀ DELLE IDEE -  formare e attivare con l’arte
UNIDEE – Università delle Idee realizza un programma di residenza internazionale mirato a formare la nuova professionalità di “attivatore”, che riunisce le caratteristiche e le competenze dell’artista, del curatore, dell’imprenditore e del progettista sociale.
L’Ufficio Educazione di Cittadellarte, in collaborazione con la Abo Akademy University (Finlandia) e il Parlamento Culturale Europeo, ha avviato NUROPE, l’Università Nomade per l’Arte, la Filosofia e l’Impresa in Europa, un laboratorio mobile per la riflessione sulla globalizzazione e le possibilità di sviluppo economico e sociale per l’Europa.
Sulla linea del coinvolgimento creativo che pone l’arte al centro di una trasformazione sociale responsabile, si colloca l’attività DIDATTICA, che realizza laboratori con le scuole, i quartieri e diversi enti territoriali e nazionali.
 
SPIRITUALITA'
LUOGO DI RACCOGLIMENTO E DI PREGHIERA - un nuovo pensiero basato sulla spiritualità dell’arte
Versione mobile del Luogo di raccoglimento e di preghiera, realizzato da Michelangelo Pistoletto nell’Istituto Oncologico Paoli Calmettes di Marsiglia (1998-2000).
Sono esposti i simboli delle quattro religioni monoteiste intorno al Metrocubo d’Infinito (1966), centro irradiante della spiritualità dell’arte.
 
LETTERATURA
LETTERATURE DI SVOLTA -  la parola scritta come atto di trasformazione
Letterature di Svolta raccoglie ed espone libri che segnano cambiamenti e prefigurano processi di trasformazione della società.
Installazione Living Library (2005) di Charlie Jeffery.
 
POLITICA
LOVE DIFFERENCE - MOVIMENTO ARTISTICO DI POLITICA INTERMEDITERRANEA -  eliminare le distanze, mantenendo le differenze
Love Difference è un’associazione che attiva una rete di cooperazioni, alimentata dall’arte, per favorire l’incontro e promuovere la convivenza tra le differenti culture dell’area mediterranea. Love Difference si propone alla scena politica come organo di consulenza e sviluppo di processi inter-culturali. Realizza incontri, progetti e laboratori che promuovono una civiltà che esalta le differenze portando il sentimento d'amore là dove si generano i tragici conflitti tra le persone e le culture.
 
GELATO LOVE DIFFERENCE
GELATO E DOLCI LOVE DIFFERENCE COME PASSAPORTO CULTURALE - evento, 22-23-24 febbraio 2008
L’arte e la gastronomia si incontrano per promuovere il dialogo fra le culture del Mediterraneo.
Dal 22 al 24 febbraio 2008 Love Difference – Movimento Artistico per una Politica InterMediterranea invita artisti e pasticcieri provenienti dalle diverse aree mediterranee al CAMeC di La Spezia per sviluppare insieme le basi del progetto Pasticcerie Love Difference.
Il progetto nasce dall’idea di Michelangelo Pistoletto del Gelato Love Difference al gusto di halva, pasta di sesamo molto diffusa nei paesi arabi del mediterraneo e nell’area balcanica. Il Gelato Love Difference rappresenta, secondo le parole dell’artista, un passaporto culturale simbolo dell’incontro interculturale di due diverse tradizioni dell’area mediterranea.
 
IL GUSTO DELLE DIFFERENZE
IL GU STO DELLE DIFFERENZE
L’incontro internazionale Gelato e Dolci Love Difference come passaporto culturale, organizzato da Love Difference (Emanuela Baldi, Filippo Fabbrica, Sonja Linke, Irene Leveghi con la collaborazione di Chiara Cardinali e Alma Khasawnith) al CAMeC della Spezia, rappresenta il primo evento del progetto Pasticcerie Love Difference,  nato dall’idea di Michelangelo Pistoletto di utilizzare il gelato e i dolci in generale come portatori di un messaggio di dialogo tra le culture. In questa occasione si presenta e si articola l’idea di una rete mediterranea di Pasticcerie Love Difference, luoghi in cui realizzare e distribuire i dolci Love Difference, ma anche spazi di incontro e condivisione, in cui l’arte e la creatività contribuiscono allo sviluppo responsabile della società.
 
NUOVO SEGNO DI INFINITO
NUOVO SEGNO D’INFINITO di Michelangelo Pistoletto - Paolo Santini alluminio riciclato nel 2007
“Il Nuovo Segno d’Infinito disegna non soltanto due, ma tre cerchi. Quello centrale descrive un ventre gravido, prodotto dall’accoppiamento dei due cerchi che costituivano il vecchio simbolo. Questo ventre rappresenta la generazione del Terzo Paradiso, dopo il primo paradiso, quello naturale, e il secondo paradiso, quello artificiale. Il progetto aperto del Terzo Paradiso conduce la scienza, la tecnologia, l’arte e la cultura a restituire vita alla Terra”.
(M. Pistoletto)
 L’installazione realizza un gioco di ombre e riflessi che moltiplicano il segno nello spazio.
 
SCIENZA
 
L’uomo di Leonardo e Segno Arte di Pistoletto
L’uomo vitruviano disegnato da Leonardo da Vinci intorno al 1490 sintetizza in un’unica immagine le due figure antropometriche che Vitruvio aveva trattato separatamente nel De architettura (I sec. a.C.): l’homo ad quadratum e l’homo ad circulum.
L’uomo di Leonardo bene figuratus, in piedi, con le gambe e le braccia allargate, si inscrive in modo esatto nelle figure geometriche più perfette: il cerchio e il quadrato. Questo disegno visualizza il rapporto tra le proporzioni umane e l’ordine del cosmo.
L’uomo del Segno arte di Pistoletto è la rappresentazione di una persona con le braccia alzate, leggermente aperte e con le gambe divaricate, come a rappresentare la lettera X.
La persona vi si riconosce come organismo simmetrico specularmente composto. La figura geometrica in cui essa si identifica e s’inscrive, comprende due cerchi uguali che si aggiungono alla geometria leonardesca: uno inscrive la divaricazione delle braccia, l’altro la divaricazione delle gambe. I cerchi si congiungono al centro del corpo, nel punto dell’ombelico, suggerendo il segno d’infinito.
 
ARCHITETTURA 
La casa gallegiante - @home - per uno sviluppo a baso impatto ambientale
progetto di Tiziana Monterisi, architetto
L’Architettura naturale dovrebbe rispettare due fondamenti indispensabili: il rispetto per l’uomo e il rispetto per l’ambiente. La consapevolezza dell’impatto che le nostre scelte possano inevitabilmente ripercuotersi su tutto ciò che ci circonda è l’atteggiamento necessario del vivere sociale e la filosofia alla base della ricerca e delle attività dell’Ufficio Architettura di Cittadellarte.
La Casa galleggiante - @home è una comoda unità residenziale pensata per l'occupazione temporanea degli spazi di confine tra terra e acqua. Realizzata a secco con materiali di origine naturale, riciclati e riciclabili (legno, alluminio e vetro), è dotata di un sistema galleggiante modello catamarano. Il progetto di abitazione consente una modalità di fruizione temporanea degli spazi, grazie al valido supporto delle tecnologie che le permettono completa autonomia per la produzione di acqua calda e la fornitura di energia elettrica.
La Casa galleggiante - @home propone uno stile di vita in equilibrio tra i vantaggi economici, sociali, culturali, tecnologici delle grandi città e i vantaggi psico-fisici del vivere in armonia con la natura e in libertà di movimento.
 
ECONOMIA
PRODOTTI DI SVOLTA 
per portare la casa, la citta', il territorio e il pianeta a un nequilibrio sostenibile
Prodotti di Svolta è un progetto di ricerca, raccolta, esposizione e vendita di materiali di origine naturale o riciclati, nati dalla sinergia tra tecnologia di avanguardia e responsabilità nei confronti dell’ambiente. I materiali selezionati dagli Uffici Architettura ed Economia di Cittadellarte, sono esposti all’interno del Supermercato riciclato, che utilizza le scaffalature di un supermercato in dismissione.
La rassegna Prodotti di Svolta si propone come punto di riferimento per chi vuole conoscere i vantaggi offerti dai materiali naturali, attraverso tutti i livelli della progettazione architettonica
 
PRODUZIONE
ITALIA IN PERSONA, LA MISSIONE CULTURALE DEL PRODOTTO ITALIANO
arte e impresa
Il progetto Italia in Persona, la missione culturale del prodotto italiano porta nel sistema produttivo italiano la consapevolezza della missione culturale incorporata nei suoi stessi processi e prodotti, e sviluppa tale consapevolezza come fattore competitivo strategico nello scenario globale. Italia in Persona prende nome dalla realtà produttiva italiana interamente rivolta alla persona.
Biella vetrina di Italia in Persona, in collaborazione con il Comitato di Distretto di Biella, presenta il Biellese come distretto-campione per comunicare come le risorse e la natura su cui si fonda lo abbiano portato a distinguersi nel mondo.
I prodotti del Biellese sono presentati nelle opere Segno Arte - Unlimited (1976 - 1997) di Pistoletto.
 
ARTE
WOOLLEN - LA MELA REINTEGRATA di Michelangelo Pistoletto (2007)
Collezione Fondazione Zegna - Cittadellarte
"Woollen – La Mela Reintegrata è un emblema centrale della conciliazione tra natura e artificio rappresentata dal nuovo mito del Terzo Paradiso.
Nella tradizione il morso della mela rappresenta il distacco dell’uomo dalla natura. La Mela Reintegrata è invece il simbolo della ricongiunzione tra la sfera artificiale e quella naturale. La lana, che in quest’opera dà forma alla mela, è un elemento naturale continuamente rinnovabile; è lo spogliarsi dell’animale per vestire gli umani a vantaggio di entrambi."
Michelangelo Pistoletto
 
L’incontro internazionale Gelato e Dolci Love Difference come passaporto culturale, organizzato da Love Difference - con la collaborazione di Chiara Cardinali, Alma Khasawnith e Irene Leveghi - al CAMeC della Spezia, rappresenta il primo evento del progetto Pasticcerie Love Difference, nato dall’idea di Michelangelo Pistoletto di utilizzare il gelato e i dolci in generale come portatori di un messaggio di dialogo tra le culture.

In questa occasione si presenta e si articola l’idea di una rete mediterranea di Pasticcerie Love Difference, luoghi in cui realizzare e distribuire i dolci Love Difference, ma anche spazi di incontro e condivisione, in cui l’arte e la creatività contribuiscono allo sviluppo responsabile della società.

CAMeC, La Spezia, evento "Gelato e Dolci Love Difference come passaporto culturale", 22-23-24 febbraio 2008, a cura di Love Difference.