Prima dello specchio
Le prime opere di Michelangelo Pistoletto e la ricerca sull'autoritratto

“Prima dello specchio”
Le prime opere di Michelangelo Pistoletto e la ricerca sull’autoritratto

La collezione permanente delle opere di Pistoletto in mostra a Cittadellarte si arricchisce di alcuni lavori realizzati dall’Artista all’inizio della sua carriera.
Con un autoritratto Pistoletto inizia la sua attività espositiva, nel 1955, presso il Circolo degli Artisti di Torino, dove il padre presentava abitualmente i propri lavori. Tra il 1956 e il 1958 dipinge autoritratti di grandi dimensioni, fra l’astratto e il materico, in cui il viso occupa l’intera superficie della tela. Negli autoritratti del 1958 i soggetti sono dipinti a figura intera e dimensioni reali. Il rapporto del soggetto con lo spazio circostante porta l’artista a confrontarsi con la realizzazione del fondo.
Nel 1960 dipinge alcuni autoritratti in cui si raffigura a dimensioni reali, sempre più immobile e inespressivo, come un prototipo di comune essere umano, su fondi monocromi in oro, argento e rame. L’anno seguente su una tela dipinta di nero stende uno spesso strato di vernice trasparente e apprestatosi a dipingervi il suo volto, si accorge improvvisamente di potersi specchiare direttamente sulla tela, senza più bisogno di usare uno specchio per osservarsi. “L’uomo dipinto”, commenta Pistoletto, “veniva avanti come vivo nello spazio vivo dell’ambiente, ma il vero protagonista era il rapporto di istantaneità che si creava tra lo spettatore, il suo riflesso e la figura dipinta, in un movimento sempre “presente” che concentrava in sé il passato e il futuro tanto da far dubitare della loro esistenza: era la dimensione del tempo”. L’opera è del 1961 e la vernice nera lucida è il punto di svolta: l’anno successivo Pistoletto realizza i primi quadri specchianti.

 

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