Primo Forum Rebirth
"Geografías de la Transformación"
L’Avana, Cuba
dal 24 al 26 novembre 2015

Il giorno 16 dicembre 2014 è stato realizzato il simbolo di Rebirth sul mare di Cuba.
Il giorno successivo, il 17 dicembre, è stata annunciata l’intesa tra il Presidente degli U.S.A. Barak Obama e il Presidente di Cuba Raul Castro, su una ripresa delle relazioni fra i due Paesi.
Questa concomitanza degli accadimenti rende manifesta la congruenza tra il Simbolo della Rinascita e la nascita di nuovi scenari geopolitici, che riguardano tanto i due Paesi direttamente coinvolti, quanto il resto del mondo.
Cuba è stata per sessant’anni all’attenzione del mondo come punto nevralgico e specchio di una contrapposizione socio-economico-politica e culturale che ha diviso il mondo attraverso la guerra fredda. In tutto quel tempo il mondo è rimasto compresso nella tensione di forze contrapposte, le cui ragioni di fondo, ci rendiamo conto, non sono ancora state risolte.
Proprio in questo momento in cui avviene il riallacciamento dei rapporti con gli Stati Uniti, Cuba assume una posizione centrale nel contesto mondiale in ragione di quella che può essere la sua evoluzione. Oggi si rende urgente la necessità di sviluppare un inedito equilibrio che prenda il posto della precedente contrapposizione.
Rebirth mette la facoltà della creazione propria dell’arte a disposizione di questa grande impresa che vede Cuba come epicentro di un processo che riguarda l’intera società con tutte le tensioni e le problematiche che attraversano gli ambiti culturali, economici, politici, religiosi, scientifici, tecnologici e l’intero ecosistema.

Rebirth unisce due elementi essenziali: l’arte come facoltà creativa e la politica come arte del governare, che coinvolge tutti i settori della vita sociale.

In questo periodo in cui la società mondiale sta attraversando un cambiamento epocale, un’attività in cui arte e politica lavorino insieme è diventata essenziale al fine di sviluppare una prospettiva di sostenibilità a livello globale. Arte e politica sono infatti due elementi che si possono unire a formare un terzo elemento che costituisca una realtà completamente nuova a cui l’intero mondo auspica.

In particolare, in linea con ciò detto sopra, questo nuovo incontro tra gli Stati Uniti e Cuba potrebbe avviare le due nazioni su un cammino verso soluzioni innovative ed equilibrate che si diffonderanno al di là di tutti i confini ispirando pratiche sostenibili e rivoluzionarie.

Questo processo non può essere affidato solamente alla politica, ma deve essere generato dalla cultura e quindi dalla facoltà creativa dell’arte.

Rebirth si assume attivamente questa responsabilità rendendola la sua raison d’être.

Rebirth si basa sul Principio enunciato con il Teorema della Trinamica da Michelangelo Pistoletto che definisce il fenomeno della creazione attraverso la formula figurata nel triplo cerchio. Il triplo cerchio rappresenta la generazione di un nuovo equilibrio (cerchio centrale) che avviene nell’interazione di forze contrapposte (i due cerchi esterni).

La Trinamica è la dinamica del numero tre. È la combinazione di due unità che dà vita a una terza unità distinta e inedita. Il triplo cerchio è simbolo di nascita e rinascita, che avviene per composizione fortuita o voluta di due soggetti, oggetti o concetti, come il polo positivo e il negativo che producono l’elettricità, come il maschile e il femminile che generano una nuova persona, come ossigeno e idrogeno che producono l’acqua e come il totalitarismo e l’anarchia tra cui si sviluppa la democrazia.
Michelangelo Pistoletto

Nel simbolo trinamico il cerchio centrale è il grembo procreativo della nuova società.

A Cuba, questo simbolo rende la nazione la culla della rinascita.

Con questo Forum, Rebirth inaugura un workshop di arte e politica a L’Avana che, partendo da specifiche caratteristiche e necessità locali, indirizzerà i vari conflitti e tensioni verso potenziali soluzioni attraverso un concreto gioco di equilibri.

Il simbolo del triplo cerchio è stato assunto e reinterpretato nelle molte aree del mondo in cui sono state fondate le Ambasciate del Rebirth. Tutte queste iniziative sono state raggruppate nel simbolo del Rebirth formato da pietre da ogni paese membro delle Nazioni Unite che è stato permanentemente istallato al quartier generale dell’ONU a Ginevra e inaugurato il 24 ottobre 2015, in occasione del 70esimo anniversario dalla fondazione delle Nazioni Unite.

Esattamente un mese dopo, il 24 novembre 2015, apre a Cuba il 1° Forum Rebirth.

Il Forum segna l’inizio di un workshop permanente di arte e politica a Cuba sviluppato in linea con i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dichiarati dalle Nazioni Unite.

Il Cantiere, destinato a coinvolgere l’intera società cubana, è stato preceduto dal lavoro svolto dall’Ambasciata Rebirth a L’Avana già nel 2014, iniziando un’opera di coinvolgendo delle scuole, delle università, di artisti, delle istituzioni pubbliche, dei cittadini e ha portato alla realizzazione – protagonisti i pescatori – del Simbolo Rebirth nel mare di fronte al Malecón, lungomare de L’Avana.

Primo Forum Rebirth – gli scopi, i partecipanti e il programma

Il Forum riunisce membri di facoltà di università cubane (professori e ricercatori), rappresentanti di istituzioni pubbliche locali e nazionali (governo, parlamento, comuni) e membri di Cittadellarte.

Il Forum si svolge sotto l’attenzione delle Nazioni Unite. Il programma è costituito da una esposizione iniziale del progetto Rebirth seguito dall’intervento dei partecipanti e continua in sessioni di discussioni e confronto.
La lista dei Development Goals delle Nazioni Unite costituisce l’asse degli argomenti che saranno affrontati e sarà considerata come base di un possibile impegno di sviluppo nel futuro nella collaborazione tra l’Ambasciata Rebirth, il Governo e della Cittadinanza di Cuba.

Il lavoro del forum sarà eseguito applicando il metodo di ricerca trinamico, che sarà spiegato da Michelangelo Pistoletto stesso e da membri di Cittadellarte.

L’obiettivo è quello di generare una genuina rinascita nella nazione attraverso una nuova assunzione di responsabilità nei confronti di se stessa e del resto del mondo. Questa responsabilità si fonda su un sistema che produce un nuovo equilibrio culturale, politico, economico e sociale.

Al fine di raggiungere questo obiettivo, i partecipanti partiranno dalla cultura, e specificatamente dall’arte intesa come facoltà creativa.

Il Workshop Permanente di Arte e Politica Rebirth a Cuba manterrà una connessione e una cooperazione con istituzioni universitarie e governative e una costante interazione con UNIDEE – University of Ideas di Cittadellarte, promuovendo collaborazioni con artisti cubani e stranieri sull’isola.

In conclusione verrà stilata una dichiarazione che costituirà la bozza del programma di lavoro del Workshop Permanente Rebirth di Cuba.

Si prevede un secondo incontro del Forum nell’autunno 2016 finalizzato a un confronto sull’operato del Cantiere e all’aggiornamento del programma, anche in connessione con la rete delle altre Ambasciate Rebirth nel mondo.

Cittadellarte – Fondazione Pistoletto è un grande laboratorio, un generatore di energia creativa che sviluppa processi di trasformazione responsabile nei diversi settori della cultura, produzione, economia e politica. Le attività di Cittadellarte perseguono l’obiettivo di fondo di portare operativamente l’intervento artistico in ogni settore della società civile per contribuire in modo responsabile ed efficace ad affrontare i profondi cambiamenti della nostra epoca. Cittadellarte opera per una Trasformazione Responsabile della Società.
 
Michelangelo Pistoletto (Leone d’Oro alla Carriera alla 50°Biennale di Venezia e insignito della laurea honoris causa in Scienze Politiche dall’Università di Torino) ha fondato Cittadellarte per porre l’arte al centro delle attività umane – economia, politica, cultura, moda, educazione – e per proporre uno sviluppo eco-sostenibile attraverso un approccio artistico.
 
Il simbolo del Terzo Paradiso / REBIRTH, largamente usato in contesti diversi e numerose istallazioni in tutto il mondo, rappresenta la “rinascita” della società, un nuovo mondo in cui la “comunità umana” si unisce, in cui si promuove un dialogo tra gli opposti alla ricerca di equilibrio e armonia.
 
Le Geografie della Trasformazione – Geographies of Change tracciano una nuova geografia di luoghi animati da un impegno verso un cambiamento responsabile dei sistemi sociali. È una geografia fisica ma anche culturale, una rete di reti di pratiche di grande impatto in tutti i diversi campi e discipline. Il progetto Geografie della Trasformazione mappa questo movimento globale contemporaneo in un archivio che, per quanto riguarda le diverse discipline, vuole essere onnicomprensivo. È di primaria importanza raccogliere e classificare tali progetti secondo determinati criteri, in modo da evidenziare la loro quantità e consistenza. Le Geografie della Trasformazione cercano inoltre di connettere gli attori di questo cambiamento attraverso una piattaforma online.