Con lo sguardo verso il 2030, le grandi sfide del presente si impongono davanti ai nostri occhi con una forza inedita. Il cambiamento climatico e la sostenibilità ambientale, l’esercizio pieno della democrazia, la progettazione per realizzare il principio di equità nelle diverse sfere dell’attività sociale, rinnovano in ciascuno di noi una domanda fondamentale: come esseri umani, qual è la nostra posizione nel mondo e che cosa intendiamo lasciare dopo di noi?
Gli artisti, con il loro modo speciale di leggere relazioni e scenari, ci mostrano visioni futuribili; alcuni di loro ci indicano anche la strada per realizzare una trasformazione positiva.
Cittadellarte, la grande opera-mondo di Michelangelo Pistoletto, realizza il Terzo Paradiso sulla nostra Terra, lasciando una traccia della propria esistenza che è condivisibile e percorribile da chiunque voglia attivarsi per generare un cambiamento positivo e durevole.
La congerie di progetti promossi dai diversi Uffizi di Cittadellarte, la grande varietà di istituzioni e persone coinvolte in tutto il mondo, i temi che di volta in volta vengono affrontati con creatività e spirito di condivisione propri del fare dell’arte, costituiscono un modello di lavoro aperto e scalabile che semina sulle nuove generazioni una nuova consapevolezza dell’abitare il mondo.
I giovani hanno bisogno dell’attivismo che si realizza a Cittadellarte.
Sono loro i veri beneficiari di questo processo di costruzione di ‘comunità di pratica’ che Cittadellarte sollecita e promuove per creare, un giorno, un vero mondo di pace e di prosperità per le persone e per il nostro pianeta.
Giuliana Carusi Setari
Presidente Fondazione Pistoletto Cittadellarte