Wael Shawky è Artist in Residence a Cittadellarte. La sua personale inaugura in occasione di Arte al Centro 2010 (25-26 giugno)

La Redazione,15/04/2010

Wael Shawky è artist in Residence, nell'Ufficio Arte di Cittadellarte dall'11 aprile al 24 maggio 2010 per produrre la video installazione “Cabaret Crusades” per la mostra personale “Contemporary Myths”.

Wael Shawky è artist in Residence, nell’Ufficio Arte di Cittadellarte dall’11 aprile al 24 maggio 2010 per produrre la video installazione “Cabaret Crusades” per la mostra personale Contemporary Myths”, a cura di Judith Wielander, che inaugurerà in occasione di Arte al Centro 2010 (25/26 giugno 2010, Cittadellarte, Biella).

Nella mostra "Contemporary Myths", l’artista presenterà una serie di lavori  recenti (video, installazioni e disegni) che indagano relazioni e intersezioni tra politica, cultura e religioni, mettendo in luce dicotomie e contraddizioni presenti nelle norme sociali. Shawky cala le sue esplorazioni nel contesto culturale e territoriale di provenienza, ma la percezione dei temi trattati come modernizzazione, ibridazione culturale e marginalizzazione hanno una profonda rilevanza internazionale.

In occasione di questo progetto espositivo Cittadellarte produrrà una nuova video installazione di Wael Shawky, basata sulle riprese di uno spettacolo di marionette a filo. Il video ‘Cabaret Crusades’ tematizzerà la storia delle crociate tra l’XI e il XIII secolo, fra eserciti cristiani europei ed eserciti musulmani, prevalentemente sul terreno dell’Asia Minore e del Mediterraneo orientale. Anche se il soggetto è basato su eventi e documentazioni storici, il risultato che ne consegue ha un’atmosfera surreale e mitica,  un misto di dramma e cinismo nel raccontare fatti lontani, quanto mai attuali.

“Cabaret Crusades” è una produzione realizzata e promossa da Cittadellarte – Fondazione Pistoletto in collaborazione con il Festival Theater der Welt (www.theaterderwelt.de) e Daniele Lupi con la bicentenaria Collezione Marionette Lupi di Torino.

L’artista egiziano ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti internazionali per il suo lavoro tra i quali l’International Award of The Islamic World Arts Initiative, il Grand Nile Prize nella Sesta Biennale del Cairo e nel  2009 ha vinto  il Grand Prize nella  Venticinquesima  Biennale di Alexandria.  Ha partecipato alla Cinquantesima Biennale di Venezia e alla Nona  Biennale di Istanbul. Ha tenuto mostre tematiche in importanti istituti di arte contemporanea quali: Townhouse Gallery of Contemporary Art, Cairo; Artists Space, New York; MACRO, Roma;  Martin Gropius Bau, Berlino; Kunsthalle Fridericianum, Kassel; Tate Modern, Londra.


Wael Shawky, Télématch Crusades, video still 2009
 

Biografia:
Wael Shawky vive e lavora ad Alessandria d’Egitto. Shawky ha ottenuto il Diploma di Belle Arti (BFA) presso l’Università di Alessandria, seguito da un Master presso l’Università della Pennsylvania nel 2000. Ha ricevuto molti riconoscimenti per il suo lavoro, tra cui: The International Messa Grant, Lower Manhattan Cultural Council, New York, 2005; il Premio Internazionale The Islamic World Arts Initiative, Arts International, New York, 2004; l’American Center Foundation Grant, Philadelphia, 2004; Honorary Award, Rita Longa International Symposium, Bayamo, Cuba, 2001. Nel 1996 ha vinto il Grand Nile Prize per la Sesta Biellale del Cairo e nel 2009 il Grand Prize per la 25 Biennale di Alessandria. Shawky ha partecipato a numerosi workshop e progetti in Egitto, Libano, Italia, Grecia, Paesi Bassi, Svizzera, Polonia, Belgio, Germania, Regno Unito, Turchia, Thailandia, Cuba e Stati Uniti, e più recentemente ha partecipato a programmi di residenza a Gyeonggi, Corea, nel 2009, Santa Fe, NM, nel 2008, Codra, Salonicco, nel 2006 e Istanbul nel 2005 (con sede alla Platform Garanti of Contemporary Art). Tra le sue mostre personali: Clean History, nel 2009 e Al Aqsa Park, nel 2008 entrambe alla Townhouse Gallery, Il Cairo. Larvae Channel 2, Project Gentili, Berlino, nel 2009. Telematch Sadat, Telematch Market, Al Aqsa Park, presso KVS, Brussels, nel 2007. The Forty Days Road, Wet Culture – Dry Culture, alla Galeria Sztuki Wspolczesnej, Cracovia, nel 2007. The Green Land Circus, alla Townhouse Gallery, Il Cairo, nel 2005. Loosing identity, alla Ludwigsburg Kunstverein, Ludwigsburg, Germania, 2005. Sidi El Asphalt’s Moulid nel 2001 e Asphalt Quarter (rappresentazione) nel 2003 alla Townhouse Gallery of Contemporary Art, Il Cairo. Ha partecipato a molte colletive, tra cui: Translation, Queens Museum of Art, New York City, 2009. Rites of Passage, Schunck-Glaspaleis, Heerlen, 2009. 7th Santa Fe biennale, Santa Fe, NM, 2008. SCENES DU SUD II, Musée d’art contemporain de Nîmes, 2008, medium religion, ZKM, Karlsruhe, 2008. 5a edizione di meeting points, 2007. Seconda Biennale di Riwaq, Palestina, 2007. Moscow Biennale di Mosca, 2007, Fremd bin ich eingezoge, Kunsthalle Fridericianum, Kassel. Choosing my religion, Kunstmuseum Thun, Svizzera, 2006. October Art Salon di Belgrado, Serbia, 2006. Stile der stadt, Grosse Bergstrasse, Altona, Amburgo, Germania, 2006. Biennale di Istanbul, Istanbul, 2005. ADAM, Smart Project Space, Amsterdam, 2005. Urban Realities, Focus Istanbul, Martin-Gropius-Bau, Berlino, 2005. Normalization, Platform Granti of Contemporary Art, Istanbul, 2005. Mediterranei, Museo di Arte Moderna di Roma (MACRO), Roma, 2004. 50a Biennale di Venezia, Venezia, 2003.

Arte al Centro 2010