Terme Culturali

Le Terme Culturali sono un’esperienza di visita inedita che Cittadellarte ha progettato con artisti e designer, tra cui Max Casacci dei Subsonica, Flavia La Rocca, vincitrice dei Green Carpet Award 2019 e Nico Angiuli.
L’obbiettivo di questo percorso è quello di riattivare e “massaggiare il muscolo atrofizzato della sensibilità” (Achille Bonito Oliva) attraverso la cultura e l’arte in un percorso che mira a riequilibrare le energie di mente, spirito e corpo verso una nuova consapevolezza sostenibile.

Cittadellarte riapre in piena sicurezza gli spazi espositivi dal 13 giugno 2020.
Fai riferimento alla pagina dedicata per maggiori informazioni.

TERME CULTURALI – TRATTAMENTI 2020

Le attività delle Terme Culturali possono subire modifiche in seguito alle misure di sicurezza richieste in fase di riapertura.

 

 

Termare il territorio
L’acqua nel territorio biellese

Amedeo Avogadro, figlio di Anna Vercellone di Biella e di Filippo Avogadro conte di Quaregna, scopre la formula dell’acqua: H2O. Era il 1811, sei anni dopo Sella avrebbe importato dal Belgio le prime macchine tessili, dando il via alla rivoluzione industriale nel biellese. L’acqua che in quel momento metteva in moto le macchine, esisteva da sempre, ma Avogadro compie un operazione che unisce la scienza alla natura contribuendo così alla crescita di conoscenza dell’intera umanità.

L’acqua è anche il primo elemento che Pistoletto porta ad esempio del principio trinamico, e proprio l’acqua ci introduce alle Terme Culturali attivate a Cittadellarte. Acqua e arte sono principi creativi: la prima naturale, la seconda essenzialmente umana. D’altronde sappiamo che l’acqua è fonte della vita sulla Terra, la nostra stessa vita ha memoria della gestazione: avvolti nel liquido amniotico ci siamo mossi nel ventre materno. Vicino all’acqua sono sorti i grandi agglomerati urbani e le civiltà si sono organizzate. L’acqua è una fonte energetica ed economica fondamentale: ben più preziosa dell’oro e del petrolio, noi viaggiamo nello Spazio alla ricerca dell’acqua negli altri pianeti, mentre sul nostro stiamo avvelenando le acque e prosciugando la Terra. Oggi, e sempre più negli anni avvenire, flussi di persone si muoveranno in cerca di terre bagnate dall’acqua potabile.
La creatività umana nasce riconoscendo la virtù dell’acqua nel far germinare il seme dalla terra.  Così inizia la produzione agricola, a cui si affianca gli allevamenti, e a cui segue l’industria. In questo senso l’acqua è connessa all’idea di creazione, generazione e di rigenerazione, così come lo è l’arte: l’acqua e l’arte unite nel Terzo Paradiso  ricreano la vita in ogni senso e in ogni direzione.

Vitruvio ci descrive l’area sociale delle terme aperta a tutti, uno spazio preciso indicato con il termine schola labri: scuola come spazio libero attorno alla vasca, ovvero la situazione dove i bagnanti attendevano il loro turno per l’immersione e dove, nell’attesa, dialogavano, si scambiavano opinioni, visioni e stringevano accordi.
Le Terme Culturali di Cittadellarte sono in continuità con il passato termale e soprattutto con la schola labri, uno nella loro vocazione di spazio aperto dove ritrovarsi, conoscere e riconoscersi. Cittadellarte, già opificio mosso dall’energia dell’acqua, recupera con i trattamenti delle Terme Culturali la tradizione biellese di fine Ottocento delle cure idroterapiche e la rimette in moto per termare la società contemporanea.

 

 

 

Watermemories
opera sonora di Max Casacci (Subsonica) e HatiSuara

L’opera sonora “Watermemories”, realizzata appositamente per Cittadellarte, si articola in due brani:

• “Watermemories”, brano creato esclusivamente con i suoni delle sorgenti, dei torrenti, delle pale dei mulini che hanno trasformato negli anni la forza dell’acqua in energia per il lavoro, passando per santuari e opere d’arte come “L’orchestra di stracci” di Michelangelo Pistoletto, che include il sibilo della bollitura dell’acqua. Anche l’opera “Barra d’aria” (1969) di Giuseppe Penone, che affacciandosi verso il torrente Cervo ne cattura una componente armonica, è tra gli elementi sonori di un brano di ampio respiro musicale, che pur non utilizza nessuno strumento acustico o elettronico.

• “Ta Cenc” (omonima scogliera sull’isola di Gozo) è una traccia realizzata – in collaborazione con HatiSuara – esclusivamente con il suono di alcune rocce calcaree già conosciute nell’antichità. La pietra calcarea a detta del grande artista scultore Pinuccio Sciola “conserva nel suono memoria dell’acqua”.

 

 

 

“Habitus Abito Abitare”
progetto in collaborazione con la fashion designer Flavia La Rocca

“L’acqua che cura e che muove i telai e le fabbriche è la stessa. L’acqua aziona energie sotto diverse forme. In questo senso si può affermare che il benessere passa attraverso l’acqua, se includiamo nel benessere anche quello economico che il biellese ha costruito con l’industria tessile che da sempre usa l’acqua per le sue produzioni di eccellenza”.Nel 1996 Pistoletto e Bruno Corà, curavano la mostra Habitus Abito Abitare, nella quale le stanze erano ‘abitate’ da artisti, sociologi e designer e venivano organizzate iniziative che coinvolgevano gli abitanti in diversi luoghi della città. Da qui parte il percorso dell’omonima stanza nata in collaborazione con l’Ufficio Moda di Cittadellarte e la fashion designer Flavia La Rocca( vincitrice del Green Carpet Fashion Awards Franca Sozzani Award for Best Emerging Designer 2019). Il primo trattamento ci invita a sospendere il nostro ruolo sociale, svestire i nostri panni. Così anche per le Terme Culturali. Habitus-Abito-Abitare è uno spazio in cui abitare nuovi abiti, in cui vestire creazioni di moda sempre diverse, in cui essere attori di un cambiamento di abitudini. Un vero e proprio ‘Gioco dell’Abito’, sostenibile per materiali e produzione. Flavia La Rocca ha scelto di concentrarsi sugli abiti da lavoro, sottolineando l’importanza di avviare un lavoro su se stessi partendo proprio dall’abito, che in sé porta la funzione comunicativa del ruolo sociale. L’abito è infatti uno dei primissimi artefatti umani. La sua funzione si è evoluta con il tempo, le culture, le mode: protezione, attrazione, esibizione, occultamento, decorazione, identificazione in un gruppo o in uno status. L’abito diventa costume. Per questa ragione da una parte della stanza troviamo gli abiti progettati da Flavia La Rocca e dall’altra alcuni costumi che ancora ci portano a identificarci nel costume dei ruoli appena citati.

 

 

 

Vasi comunicanti
installazione video: regia di Nico Angiuli, testi di Paolo Naldini e Chiara Belliti

Come passa l’arte da un contesto a un altro? Come si trasmette un principio fondatore di nuove visioni dal mondo dell’arte a uno dei settori che compongono il tessuto sociale? Come si trasforma il mito del Terzo Paradiso in pratiche concrete, in rituali quotidiani con cui dare luogo e corpo all’impegno per la sostenibilità? Le organizzazioni del tessuto sociale sono collegate o collegabili da un sistema di vasi comunicanti che permetta al fluido catalizzatore dell’arte di passare dall’uno all’altro. Già nel 1994 Pistoletto attribuiva all’artista il ruolo di mettere in comunicazione tutti i settori della società (vedi manifesto di Progetto Arte). Cittadellarte, attraverso la sua Accademia UNIDEE, studia e trasmette i metodi con cui realizzare questo progetto epocale. In questi 20 anni migliaia di persone hanno preso parte a questa scuola del Terzo Paradiso: artisti ma anche imprenditori, infermiere e consiglieri comunali, ristoratori e sindacalisti. Quasi tutte le componenti del tessuto sociale di Biella hanno alimentato e si sono alimentate abbeverandosi alle sorgenti da cui scaturisce questo fluido magico, l’arte della trasformazione in senso responsabile della società. L’installazione raccoglie alcune storie aneddotiche ispirate a fatti realmente avvenuti nel corso di questo ventennio. Ognuno si fa sorgente e vaso comunicante in questo processo comune.

 

 

 

Collezione permanente
Michelangelo Pistoletto e l’Arte Povera

Cittadellarte ospita la più vasta collezione esistente delle opere di Michelangelo Pistoletto che si snoda temporalmente dagli autoritratti ai più recenti quadri specchianti, prima dello specchio senza tralasciare alcuni esempi della produzione di Arte Povera e delle installazioni più contemporanee.
Le Terme Culturali offrono la possibilità di conoscere questo ricco patrimonio in una forma inedita ed esperienziale.

 

 

 

Re:earth: Terme Culturali
Da mercoledi 15 a sabato 25 aprile

Re:earth è una residenza artistica all’interno del programma Jazz Refound rivolta a musicisti con l’intento di Dare voce alla Terra e al Cambiamento climatico in corso. La sfida è portare il “mondo” musicale a produrre un’opera che possa dialogare e coinvolgere più pubblico possibile.
Per maggiori informazioni www.reearth.it/

 

Contatti: termeculturali@cittadellarte.it   |   +39 3316676212

 

 

 

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