Arte al Centro 2019
Mostre, incontri e laboratori alla ventiduesima edizione della rassegna di Cittadellarte - Fondazione Pistoletto

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“Io sono il robot. Il robot sono io.”
Michelangelo Pistoletto, 2019

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Arte al Centro è una rassegna di mostre, incontri e seminari che raccontano pratiche artistiche di trasformazione dei contesti sociali in cui si sviluppano, realizzate da Cittadellarte e dalla sua rete internazionale consolidata negli anni.
La rassegna come di consueto a Cittadellarte è dispositivo attivo e attivatore, laboratorio in progress, ma soprattutto è scuola, ancor più oggi che quell’Università delle Idee nata nel 1999, ha avviato il processo di costituzione dell’Accademia UNIDEE del Terzo Paradiso.
Arte al Centro comprende nuove mostre intese come dispositivi di attività aperti alla collaborazione di diversi soggetti oltre che alla fruizione da parte dei visitatori.

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La giornata prenderà il via alle ore 16.00 con i percorsi e i trattamenti delle Terme Culturali e l’inaugurazione – alla presenza degli autori – di due delle nuove installazioni realizzate da Max Casacci dei Subsonica e la fashion designer Flavia La Rocca, vincitrice dei Green Carpet Award 2019.
Alle 16.30 il dibattito, alla presenza di Pier Luigi Sacco, “I temi chiave per lavorare sullo sviluppo di un territorio partendo dalla cultura e dall’arte”, dedicato alle iniziative di sviluppo territoriale nelle quali l’arte e la cultura ricoprono un ruolo significativo, in particolare attraverso la formazione.
A seguire, dalle 18:30, l’inaugurazione ufficiale delle mostre, con l’apertura al pubblico dei nuovi spazi di archeologia industriale appena ristrutturati presso la Sede del Terzo Paradiso, l’assegnazione del Minimum Prize, l’aperitivo e il live set di Max Casacci.
Alle 20.30 sarà poi proiettato il film “Il Patto della Montagna” di Manuele Cecconello e Maurizio Pellegrini, seguito da un dibattito.

 

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IN MOSTRA AD ARTE AL CENTRO 2019

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“TERME CULTURALI”
Un nuovo percorso di visita esperenziale di Cittadellarte e della più grande collezione di opere di Michelangelo Pistoletto
A cura di: Ruggero Poi e Juan Sandoval (Ufficio Ambienti d’apprendimento / Ufficio Arte Cittadellarte)
In collaborazione con: Nico Angiuli, Max Casacci, Danilo Craveia, Flavia La Rocca, Patatrac Teatro, Teatrando.

Le Terme Culturali sono un’esperienza di visita assolutamente inedita che Cittadellarte ha progettato direttamente in collaborazione con artisti e designer (Max Casacci dei Subsonica e Flavia La Rocca, vincitrice dei Green Carpet Award 2019) per raccontare al pubblico se stessa e la più grande collezione di opere di Michelangelo Pistoletto.
L’obiettivo di quest’inedito percorso è quello di riattivare e “massaggiare il muscolo atrofizzato della sensibilità” (Achille Bonito Oliva) attraverso la cultura e l’arte in un percorso che mira a riequilibrare le energie di mente, spirito e corpo verso una nuova consapevolezza sostenibile.
Oggi sono l’arte e la cultura la seconda vita di molte fabbriche sorte lungo i corsi d’acqua. Edifici che ormai hanno smesso la loro attività produttiva e che costituiscono un eccezionale patrimonio di archeologia industriale. A muovere i tempi della prima parte del percorso una guida performer, mediatrice tra il pubblico e l’esperienza diretta tra installazioni interattive, giochi d’acqua, musica in sale immersive, sale wellness, e una delle collezioni d’arte più importanti al mondo. “L’arte – spiega Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte – opera come l’acqua: è un fluido energetico che mette in comunicazione le diverse parti dell’organismo, lo spirito e l’intelletto, le emozioni e la ragione, le percezioni sensoriali e le intuizioni dell’intelligenza, il conscio e l’inconscio, il razionale e l’irrazionale. Essa, connettendo e sciogliendo i nodi e le separazioni, opera tanto a livello del corpo dell’individuo, quanto a livello del corpo sociale.”

 

 

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Nuove stanze delle Terme Culturali
Oltre a tre nuove installazioni inedite realizzate da Michelangelo Pistoletto, inaugurano “Watermemories”, opera sonora di Max Casacci (Subsonica) e HatiSuara, “Habitus Abito Abitare” in collaborazione con Flavia La Rocca e “Vasi comunicanti”, installazione video con la regia di Nico Angiuli.


L’opera sonora “Watermemories”, realizzata appositamente per Cittadellarte, si articola in due brani:
• “Watermemories”, brano creato esclusivamente con i suoni delle sorgenti, dei torrenti, delle pale dei mulini che hanno trasformato negli anni la forza dell’acqua in energia per il lavoro, passando per santuari e opere d’arte come “L’orchestra di stracci” di Michelangelo Pistoletto, che include il sibilo della bollitura dell’acqua. Anche l’opera “Barra d’aria” (1969) di Giuseppe Penone, che affacciandosi verso il torrente Cervo ne cattura una componente armonica, è tra gli elementi sonori di un brano di ampio respiro musicale, che pur non utilizza nessuno strumento acustico o elettronico.
• “Ta Cenc” (omonima scogliera sull’isola di Gozo) è una traccia realizzata – in collaborazione con HatiSuara – esclusivamente con il suono di alcune rocce calcaree già conosciute nell’antichità. La pietra calcarea a detta del grande artista scultore Pinuccio Sciola “conserva nel suono memoria dell’acqua”.


“Habitus Abito Abitare” è un progetto di Cittadellarte realizzato in collaborazione con Flavia La Rocca, fashion designer della piattaforma moda di Cittadellarte, che ha vinto quest’anno il Green Carpet Fashion Awards Franca Sozzani Award for Best Emerging Designer.
“L’acqua che cura e che muove i telai e le fabbriche è la stessa. L’acqua aziona energie sotto diverse forme. In questo senso si può affermare che il benessere passa attraverso l’acqua, se includiamo nel benessere anche quello economico che il biellese ha costruito con l’industria tessile che da sempre
usa l’acqua per le sue produzioni di eccellenza“.
Nel 1996 Pistoletto e Bruno Corà, curavano la mostra Habitus Abito Abitare, nella quale le stanze erano ‘abitate’ da artisti, sociologi e designer e venivano organizzate iniziative che coinvolgevano gli abitanti in diversi luoghi della città. Da qui parte il percorso dell’omonima stanza nata in collaborazione con l’Ufficio Moda di Cittadellarte e la fashion designer Flavia La Rocca. Il primo trattamento ci invita a sospendere il nostro ruolo sociale, svestire i nostri panni. Così anche per le Terme Culturali. Habitus-Abito-Abitare è uno spazio in cui abitare nuovi abiti, in cui vestire creazioni di moda sempre diverse, in cui essere attori di un cambiamento di abitudini. Un vero e proprio ‘Gioco dell’Abito’, sostenibile per materiali e produzione. Flavia La Rocca ha scelto di concentrarsi sugli abiti da lavoro, sottolineando l’importanza di avviare un lavoro su se stessi partendo proprio dall’abito, che in sé porta la funzione comunicativa del ruolo sociale. L’abito è infatti uno dei primissimi artefatti umani. La sua funzione si è evoluta con il tempo, le culture, le mode: protezione, attrazione, esibizione, occultamento, decorazione, identificazione in un gruppo o in uno status. L’abito diventa costume. Per questa ragione da una parte della stanza troviamo gli abiti progettati da Flavia La Rocca e dall’altra alcuni costumi che ancora ci portano a identificarci nel costume dei ruoli appena citati.


“Vasi comunicanti” è un’installazione video con la regia di Nico Angiuli, testi di Paolo Naldini e Chiara Belliti, prodotta in collaborazione con Teatrando e Patatrac Teatro.
Come passa l’arte da un contesto a un altro? Come si trasmette un principio fondatore di nuove visioni dal mondo dell’arte a uno dei settori che compongono il tessuto sociale? Come si trasforma il mito del Terzo Paradiso in pratiche concrete, in rituali quotidiani con cui dare luogo e corpo all’impegno per la sostenibilità? Le organizzazioni del tessuto sociale sono collegate o collegabili da un sistema di vasi comunicanti che permetta al fluido catalizzatore dell’arte di passare dall’uno all’altro. Già nel 1994 Pistoletto attribuiva all’artista il ruolo di mettere in comunicazione tutti i settori della società (vedi manifesto Progetto Arte).
Cittadellarte, attraverso la sua Accademia UNIDEE, studia e trasmette i metodi con cui realizzare questo progetto epocale. In questi 20 anni migliaia di persone hanno preso parte a questa scuola del Terzo Paradiso: artisti ma anche imprenditori, infermiere e consiglieri comunali, ristoratori e sindacalisti. Quasi tutte le componenti del tessuto sociale di Biella hanno alimentato e si sono alimentate abbeverandosi alle sorgenti da cui scaturisce questo fluido magico, l’arte della trasformazione in senso responsabile della società. L’installazione raccoglie alcune storie aneddotiche ispirate a fatti realmente avvenuti nel corso di questo ventennio. Ognuno si fa sorgente e vaso comunicante in questo processo comune.

 

 

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“CirculART”
Progetto artistico curato e prodotto da Cittadellarte
Artisti: Laura Harrington, Silvia Giovanardi, Juan Manuel Gomez, Emanuele Marullo
Aziende: Brugnoli Giovanni S.p.A., Filatura Astro S.R.L., Lampo – Giovanni Lanfranchi S.p.A., Lanificio F.lli Cerruti, Lenzing Group, Officina +39, RGT Ready Garment Technology Italia, Ribbontex S.R.L., Tessuti di Sondrio

Lo scopo del progetto è spingere la ricerca artistica a confrontarsi con i diversi comparti che compongono la filiera tessile, lavorando con organizzazioni che hanno scelto di abbracciare l’idea della sostenibilità e di sviluppare la loro attività in modo innovativo e lungimirante. In quest’ottica, gli artisti coinvolti nel progetto si ‘introducono’ tra la trama e l’ordito del ciclo vitale della produzione dell’abbigliamento e operano come inaspettate lenti attraverso cui il pubblico potrà osservare i processi di produzione tessile, generando nuovi atteggiamenti verso i prodotti che acquistiamo. Attraverso i loro lavori, quindi, gli artisti dialogano con la filiera sostenibile dell’industria dell’abbigliamento, che è di per sé parte del processo di valorizzazione che Cittadellarte e i suoi partner hanno concepito per il progetto. Qual è il traguardo da raggiungere? Una filiera in grado di riprodurre un ciclo produttivo altamente sostenibile, a partire dalle fibre riciclate, i tessuti sostenibili, fino alle finiture dei capi eseguite con tinture, accessori e macchinari innovativi; moda e arte, così, sono impegnate a praticare una combinazione assolutamente ragionata e affascinante di sostenibilità, sensibilità e bellezza.

 

 

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“LE SIEPI”
Progetto artistico di Joel Auxenfans

L’installazione di Joël Auxenfans riporta a Biella un progetto già avviato presso un liceo francese ispirato al Terzo Paradiso e in corso di sviluppo nel territorio biellese.
“L’installazione «Le siepi» è nata da una coproduzione tra Regione e Direzione Regionale degli Affari Culturali della Normandia. Il sistema di esposizione delle «siepi» è costituito da una struttura in legno e alluminio di 2.25 mt di altezza, 1.26 mt di larghezza e 20 mt di lunghezza, a sostegno di teloni stampati con dei testi di Malgorzata Grygielewicz, filosofo, di Michelangelo Pistoletto e di Valérie Cabanes, giurista. Le scritte, in lettere maiuscole e senza punteggiatura come in epoca romana, evocano un mondo radicato, un mondo in divenire, un mondo di pensiero in movimento e creazione, per formare un fogliame di lettere in cui lo spettatore può vagare liberamente. L’installazione in spazi chiusi fa da eco al processo artistico che si svolge all’aperto, nel paesaggio rurale vicino a produttori bio o a luoghi di passaggio, e consiste in piantumazioni di vere siepi, costituite da alberi o arbusti diversi. Le siepi segnalano e valorizzano nel paesaggio la presenza di un’economia agricola biologica creando un ritmo sgargiante di biodiversità.”
Joël Auxenfans

 

 

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“STREET VENDORS: MEDELLÌN, TIRANA, JOHANNESBURG, YOGYAKARTA”
di Su Tomesen (2018)
Video installazione in quattro film

L’ufficio Arte nell’ambito del laboratorio di ricerca sul rapporto arte e spazio pubblico invita alla première italiana di un ambizioso progetto, durato sei anni, sulla vita di tutti i giorni dei venditori di strada di quattro continenti. Vediamo gli ambulanti mentre sono osservati da Su Tomesen nel corso delle loro sfide e fatiche quotidiane. Il giorno scorre e progredisce, senza nessuna voce fuori campo, dialogo o spiegazione. Questi imprenditori si mostrano pieni di risorse nella loro rivendicazione dello spazio sui marciapiedi e, pur improvvisando, riescono a generare un reddito. Tomesen li ritrae mostrando allo stesso tempo la bellezza di composizioni involontarie, colori, forme ed elementi ripetitivi. Questi fanno sì che i quattro film rimandino all’istallazione artistica e alla performance.

 

 

 

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“THE HUMAN TOOLS”
Progetto filmico di Nico Angiuli

Il progetto scritto e diretto dall’artista Nico Angiuli ha l’obiettivo di innestare una riflessione sul tema dell’umanizzazione delle macchine ‘umanoidi’ analizzando la de-umanizzazione dell’essere umano. L’opera – curata e promossa da Cittadellarte – è risultata tra i vincitori della III edizione del bando Italian Council (2018), concorso ideato dalla Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane (DGAAP) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, per promuovere l’arte contemporanea italiana nel mondo.

 

 

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“SAARV”
Progetto di aaron inker, Annalisa Zegna, Kreggo
Installazione audio-visiva presentata presso lo Spazio Hydro

Il progetto di collaborazione dei tre artisti ha come oggetto di riflessione e studio il torrente Cervo, corso d’acqua che attraversa la città di Biella e che nei secoli ne ha plasmato il territorio dal punto di vista morfologico, geografico, culturale ed economico.
Ispirata al torrente, SAARV esplora l’acqua come principio generativo di cambiamento e di trasformazione continua della materia. Sostanza senza forma propria, l’acqua assume la forma di ciò che la accoglie. La sua azione è multiforme, poliedrica, potente. Nel dialogo tra video e suono, l’installazione crea un ambiente liquido e immersivo in cui fare esperienza delle potenzialità dell’acqua, in un processo continuo di messa in forma e disgregazione della forma.
Hydro è un progetto spin-off di sperimentazione culturale e sociale all’interno di Cittadellarte.

 

 

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“FUORI FUOCO”
Film diretto da sei detenuti della Casa Circondariale di Terni
Prodotto da Sandro Frezza e Ferdinando Vicentini Orgnani con RAI Cinema

 

 

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“LA STOFFA STA DENTRO”
Opera aperta e partecipata
Progetto ideato dalle ambasciatrici del Terzo Paradiso Iole D’Agostino e Daniela Di Gennaro con la collaborazione di Giovanna Costanzo, si inserisce tra le attività di didattica dell’arte legate al progetto Rebirth-day.

 

 

 

 

Mostre aperte fino alle 23:00

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PROGRAMMA DELL’INAUGURAZIONE

• dalle 16:00
Percorsi e trattamenti “Terme Culturali” (ingresso gratuito su prenotazione)
16.00 – 17.00 – 19.00 – 20.00 – 21.00 – 22.00
Percorsi speciali per i bambini (da 5 a 11 anni)
16:00 – 18:00 – 19:00 – 20:00
Info e prenotazioni: termeculturali@cittadellarte.it | +39.3316676212

• 16:00
“Watermemories”
Opera sonora di Max Casacci (Subsonica) e HatiSuara, alla presenza degli autori

• 16:30 – 18:00
Incontro “I temi chiave per lavorare sullo sviluppo di un territorio partendo dalla cultura e dall’arte”
con la partecipazione di Pier Luigi Sacco (Special Adviser to the EU Commissioner for Education and Culture, European Commission)

• dalle 18:30
Sede del Terzo Paradiso, via Cernaia 46

INAUGURAZIONE DI ARTE AL CENTRO 2019
introducono Paolo Naldini, Direttore di Cittadellarte e Michelangelo Pistoletto
Assegnazione MINIMUM PRIZE
e Aperitivo
LIVE SET “materia che diventa musica” di Max Casacci 

• 20:30
Proiezione de “Il Patto della Montagna”, un film di Manuele Cecconello e Maurizio Pellegrini
Partecipano al dibattito: gli autori, la produttrice Elda Ferri, Francesca Conti e Lorenzo Canova del team produttivo e l’ospite speciale Gianni Rosas (Direttore Generale ILO Italia).

 

Cena su prenotazione presso il ristorante di Cittadellarte Al Bistrot Le Arti (+39.3518454351)

 

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Leggi l’intervista a Michelangelo Pistoletto su Arte al Centro 2019

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