HIPERROMÁNTICA | IPEROMANTICA, la mostra di fine residenza di Mariangela Aponte per RESÒ, nello spazio In primo luogo a Torino l’11 dicembre 2015

La Redazione,04/12/2015

L’artista colombiana Mariangela Aponte presenta Hiperromantica | Iperomantica, mostra di fine residenza nello spazio torinese della Fondazione Pistoletto, In Primo Luogo.

RESÒ – International Network for Artist Residencies and Educational Programs
HIPERROMÁNTICA | IPEROMANTICA
UNA EXPERIENCIA ROMÁNTICA Y DISLOCADA EN EL PAISAJE
UN’ESPERIENZA ROMANTICA E DISLOCATA NEL PAESAGGIO
Mostra di fine residenza di Mariangela Aponte
In primo luogo, via Corte d’Appello 7bis e via Garibaldi 18, Torino
venerdì 11 dicembre 2015, ore 18:00
L’artista colombiana Mariangela Aponte presenta Hiperromantica | Iperomantica, mostra di fine residenza nello spazio torinese della Fondazione Pistoletto, In Primo Luogo.
Due mesi di residenza a Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, Biella, attraverso l’opportunità offerta da Resò, International Network for Artist Residencies and Educational Programs, hanno permesso all’artista di continuare la sua ricerca, alimentata dall’incontro con il team curatoriale di Cittadellarte e i mentori (artisti, curatori, ricercatori) invitati nell’ambito del programma educativo UNIDEE-University of Ideas.

La pratica di Aponte ha come focus principale la relazione tra uomo e ambiente naturale, con attenzione alla tecnologia come mezzo d’indagine e scoperta.
Partendo dall’esplorazione del territorio biellese, l’artista sceglie di lavorare sul tema dell’acqua, elemento predominante, punto comune con il paesaggio di Cali (sua città di provenienza), per rilevare le prossimità, per interrogarlo come spazio comune d’interazione umana, come esperienza.
L’artista presenta una serie di restituzioni e rielaborazioni dei momenti di viaggio e scoperta in Italia, da Biella a Venezia passando per il Monte Bianco.
Il paesaggio interiore e quello circostante concorrono a creare nuovi immaginari artistici, deformati, mistificati, distorti e modificati usando la fotografia, la modellazione 3D, l’elaborazione video e il suono. L’intenzione è di sottolineare la presenza umana come parte integrante di un ambiente, che continuamente contribuisce a costruire.
La tecnologia è il mezzo che Aponte sceglie per la sua indagine sul campo, avvalendosi di strumenti e dispositivi a basso costo, auto-costruiti, lontani da pretese di oggettività e fedeltà. L’artista è interessata al gesto artigianale, esso stesso impronta sul paesaggio circostante.
Il progetto ha la volontà di indagare posture e sguardi umani sull’ambiente naturale, oltre l’idea romantica e coniugando il rimando ironico a elementi artistico-letterari con la riflessione sul territorio come costruzione culturale.
Come dichiara l’artista, la ricerca non è conclusa ma continuerà a Calì, dove nuovi elementi modificheranno ulteriormente i paesaggi creati ed esposti in mostra.

La piattaforma RESÒ, promossa e sostenuta dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea- CRT di Torino, è composta da: Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino; CESAC – Centro Sperimentale per le Arti Contemporanee, Caraglio; Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea; Cittadellarte – Fondazione Pistoletto Onlus, Biella; Città di Torino/GAI – Associazione Circuito Giovani Artisti Italiani, Eco e Narciso, Città Metropolitana di Torino; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; Fondazione Spinola Banna per l’Arte, Poirino; PAV – Parco Arte Vivente, Torino.