Arte al Centro 2023
di una trasformazione sociale responsabile
Rassegna annuale di mostre, performance, laboratori creativi e didattici.
Inaugurazione (ingresso libero)
domenica 25 giugno 2023, dalle 11.00 alle 23.00
Cittadellarte – Fondazione Pistoletto
via Serralunga 27, Biella
Inaugura il 25 giugno la venticinquesima edizione di Arte al Centro, la rassegna di mostre, incontri e seminari che raccontano pratiche artistiche di trasformazione dei contesti sociali in cui si sviluppano, realizzate da Cittadellarte e dalla sua rete internazionale.
In quali modi può l’arte porsi al centro di processi di cambiamento sociale fondati sulla responsabilità? Per esplorare questa domanda e le possibili risposte, Cittadellarte dal 1998 organizza Arte al Centro, una rassegna di mostre, performance e incontri che raccontano pratiche artistiche di trasformazione in senso di responsabilità dei contesti sociali in cui si sviluppano.
Il 25 giugno inaugurano le mostre:
FASHION TO RECONNECT
Mostra a cura di Tiziano Guardini
in collaborazione con Camera Nazionale Moda Italiana
Tra i designer partecipanti al progetto: Flavia La Rocca, Bav Tailor, Marcello Pipitone, Tiziano Guardini, Pairi Daeza, Be-Nina, Endelea, Oh Carla, Gilberto Calzolari
La mostra “Fashion to Reconnect”, ispirata al nuovo equilibrio dinamico del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, propone abiti e oggetti moda come opere d’arte, che diventano strumento di sensibilizzazione per un cambiamento sociale responsabile.
Designer, imprenditori, brand e artisti si riconnettono con la natura per creare un rapporto armonico, dove la scelta dei materiali, dei processi e il cambio di percezione della creazione stessa diventano il traino di una trasformazione virtuosa della moda. I capi – selezionati da Cittadellarte Fashion B.E.S.T. in collaborazione con CNMI e con la curatela di Tiziano Guardini – sono realizzati come pezzi unici e accompagnati da un certificato di autenticità proprio come ogni opera d’arte.
In Fashion to Reconnect i designer/artisti diventano sensibili creatori di una nuova civiltà in cui il dialogo tra opposti e tra specie diverse sono la base per la creazione e ci invitano ad un viaggio meditativo verso l’abito come prima casa da abitare, la casa scelta in cui sentirsi riconnessi.
Michelle Yeoh – “Fashion for Forest”
Videoinstallazione
Un progetto di: UNECE/FAO forest and Timber Section and United Nation Television (Geneva) – in collaborazione con United Nation Development Program.
Il breve documentario vuole mettere in luce lo sviluppo ed il processo produttivo di un capo sostenibile realizzato con materiali provenienti dalle foreste, in fibracellulosica di Tencel™. Tiziano Guardini, designer della piattaforma di Cittadellarte Fashion B.E.S.T., realizza un abito speciale per la protagonista del film, ossia l’attrice premio Oscar Michelle Yeoh.
Dietro le quinte dello speciale cortometraggio girato prevalentemente a Cittadellarte vi sono UN Live United Nations Web TV e UNECE/FAO (precisamente la Forestry and Timber Section della commissione economica europea delle Nazioni Unite).
Fashion For Planet Open Parliament
Videoinstallazione
Un progetto di: Cittadellarte e Cittadellarte Fashion B.E.S.T. – in collaborazione con CNMI
Una sessione parlamentare civica indetta dalla moda per condividere testimonianze e attivare un dialogo con il Pianeta. Insieme al maestro Michelangelo Pistoletto, filosofi, artisti, imprenditori, giornalisti, designer, studenti e persone di ogni estrazione e settore sono invitati a parlare con, per e a nome del pianeta e della natura. Voce per sé, voce per il mondo che ciascuno rappresenta, voce per chi non ha voce: piante, animali, fiumi, aria, mari, litorali, montagne, foreste.
CIRCULART 3.0
A cura di Cittadellarte Fashion B.E.S.T. e UNIDEE Residency Programs
Lavori in mostra: Augustina Bottoni – Assembly For Regeneration, Lucia Chain – Memories of a precipitous future, Huge Sillytoe – ReBeLsTrAnDs (ReB; eLsTr; AnDs),Rebecca Sforzani – Che non siano solo macchinari.
Storytelling a cura di Matteo Ward
L’arte si incontra con la moda sostenibile nella terza edizione del progetto “CirculART”, l’iniziativa che vede aziende, artisti e fashion designer insieme a Cittadellarte – Fondazione Pistoletto per dimostrare come, tramite un’accurata scelta dei materiali e delle filiere di approvvigionamento sostenibili, si possano esplorare nuove forme di equilibrio produttivo, progettuale e di condivisione.
Tre i concetti chiave alla base della circolarità della moda sostenibile e di questa iniziativa: Reduce – ridurre i consumi di materia prima, Reuse – riutilizzo delle materie prime e Recycling – la rigenerazione. La collaborazione con Matteo Ward punta a ricostruire la supply chain delle opere d’arte, evidenziando non solo la provenienza delle materie prime – recuperate delle 13 aziende partner – ma anche delle idee, dei ricordi e delle visioni che hanno alimentato la ricerca artistica dei 4 CirculArtist. L’obiettivo è provare a dare una forma visiva all’idea progettuale di ognuno dei lavori presentati e ispirare l’immaginazione di filiere alternative, circolari e fluide dove la sintesi tra il mondo della moda e dell’arte è protagonista.
Assembly For Regeneration di Agustina Bottoni
Assembly for Regeneration è uno spazio comune realizzato con materiali tessili per riflettere su modi alternativi e più sani di produrre e consumare. In un sistema in cui la maggior parte dei consumatori ignora come sono fatte le cose o da dove provengono, questa installazione ci ricorda che i vestiti e gli oggetti per la casa sono modellati dalle persone con materiali e processi che hanno una storia, oltre che un impatto ambientale e sociale.
ReBeLsTrAnDs (ReB; eLsTr; AnDs) di Huge Sillytoe
Rebel strands – Fili Ribelli – sono le strisce, i brandelli, le schegge di materiale che rifiutano di conformarsi ai processi meccanici a cui si tenta di sottoporli. Fili Ribelli rappresentano la resistenza all’essere inghiottiti dai processi di produzione industriale attualmente dominanti all’interno del capitalismo globale, dalla logica della produzione e dei profitti infiniti in continua crescita su un pianeta che invece è finito.
Memories of a precipitous future di Lucia Chain
Ispirata dai cerchi imperfetti creati dai moti dell’acqua che l’artista visualizza come miraggi, mentre si immagina un futuro senza acqua e si aggrappa al ricordo e alla nostalgia di una tempesta per sopravvivere.
Che non siano solo macchinari di Rebecca Sforzani
una riflessione sul tema del lavoro scaturita dall’osservazione di una serie di divise storiche e dall’interesse nel connettere passato e futuro, ricordi e aspettative di chi vive il mondo del tessile dall’interno. Le sagome che compongono l’opera, realizzate con gli scarti delle stesse aziende che rappresentano, impersonificano le diverse figure coinvolte durante il processo. Una coralità di voci per far riaffiorare una molteplicità di punti di vista, una narrazione di professionisti e professioniste per disegnare uno spaccato dell’industria tessile in Italia oggi.
Aziende Partner: Achille Pinto S.p.a, Albini Group, Erica Industria Tessile S.p.A.,Filatura Astro Srl, G2B Srl, Lampo by Ditta Giovanni Lanfranchi S.p.A.,Lanificio Fratelli Cerruti, Lenzing, Milior s.a.s. Officina+39, Tessuti di Sondrio, Tintoria Emiliana Srl, Zegna Baruffa Lane Borgosesia.
THE GOLDEN AGE + SPLENDORE NEOLITICO
Installazione e performance di Matteo Nasini
a cura di Gabi Scardi
The Golden Age di Matteo Nasini è un’installazione ideata per gli spazi della Fondazione Pistoletto, in occasione di Woolscape. È composta da una struttura di fili tesi a definire uno spazio al centro del quale si trova un arazzo di grandi dimensioni, raffigurante un paesaggio vulcanico. I coni si innalzano tra mare e cielo, dando adito a una visione di bellezza e di meraviglia. Ma se la lana con cui l’opera è stata realizzata ispira un senso di familiarità, i colori dell’immagine sono fin troppo accesi. Il mare blu è luminoso, il cielo è tinto di giallo, rosse sono le fiamme che i vulcani più alti stanno eruttando. L’insieme suggerisce un’energia potente, non facile da affrontare; e infatti risulta estraneo, addirittura perturbante: questo mondo è chiaramente animato da forze soverchianti. Ogni parvenza di normalità collassa infine di fronte al paradosso di due soli che splendono nello stesso cielo. È l’impensabile. Così l’immagine, in cui si manifesta l’ansia dovuta al cambiamento climatico, si offre come allarmata proiezione di un futuro imprevedibile.
All’installazione si accompagna, il giorno dell’inaugurazione, la performance sonora Splendore Neolitico, realizzata con strumenti musicali che evocano ossa di animali. L’artista li ha creati ispirandosi a un mondo ancestrale. Il loro suono è primordiale. Il sonoro è riattivabile da parte dei visitatori lungo tutto l’arco della mostra, e fruibile grazie a una serie di scranni messi a loro disposizione. La visita alla mostra costituisce così anche una situazione atta a un momento di riflessione; un’occasione in cui attivare un pensiero propositivo, progettuale, rispetto al tema del paesaggio troppo spesso interpretato solo come una commodity a disposizione. L’esistenza umana deve potersi svolgere in una delicata reciprocità con il mondo intorno. Solo questo può contribuire a ristabilire il necessario equilibrio.
Nell’ambito di WOOLSCAPE, un progetto di DocBi, Fatti ad arte, Cittadellarte, Viaggiemiraggi.
Con il sostegno di: Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRB.
Il progetto è realizzato con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando «In luce. Valorizzare e raccontare le identità culturali dei territori» della Missione Creare attrattività dell’Obiettivo Cultura, che mira alla valorizzazione culturale e creativa dei territori di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta rendendoli più fruibili e attrattivi per le persone che li abitano e per i turisti, in una prospettiva di sviluppo sostenibile sia sociale sia economico.
/pàs·so/
Installazione immersiva di Ginevra Naldini e Marco Isaias Bertoglio
/pàs·so/ è un’installazione sonora composta da una pedana acustica, un paesaggio sonoro e un documentario. L’installazione è uno strumento laboratoriale interattivo che indaga il rapporto tra il corpo, il suono e il territorio. Questo avviene attraverso il contatto. L’atto quotidiano del camminare, scandito dal passo, facilita questa relazione che viene mediata dal suono. Qui la nostra impronta acustica si rende percepibile e il suono ci appare così materiale, anch’esso costituente e fattore di trasformazione del paesaggio che abitiamo.
FLAGS – Le Bandiere del Terzo Paradiso
Installazione a cura dell’Ufficio Arte di Cittadellarte. Coordinamento: Francesco Saverio Teruzzi, Tancredi Pino.
250 bandiere per 250 Ambasciatori del Terzo Paradiso. Dal 21 dicembre 2012 gli Ambasciatori del Terzo Paradiso rappresentano un futuro possibile che essi stessi contribuiscono a realizzare, un cambio di prospettiva per una trasformazione della società in senso responsabile e sostenibile. Operano nei loro territori in oltre 50 Paesi del mondo come Attori di una co-creazione di processi propositivi democratici attraverso l’autorialità del fare, sviluppando l’Arte della Demopraxia. Sono Attivatori della formula trinamica ideata da Michelangelo Pistoletto che rappresenta la ricerca dell’equilibrio e dell’armonia sulla base del confronto e del concetto di “pace preventiva”.
Sentiero Rebirth / Rebirth Path
Installazione video a cura di Ufficio Terzo Paradiso – Francesco Saverio Teruzzi, Daniele Garella.
Da un’idea di Michelangelo Pistoletto e degli Ambasciatori del Terzo Paradiso. Una data, il 21 marzo 2023, un’unica azione in tutto il mondo: unirsi mano nella mano. Tante righe su di un’unica mappa, un’unica linea virtuale intorno al Pianeta. Una partecipazione globale, contro tutte le mostruosità create dall’uomo. Tutte, nessuna esclusa. www.21march23.net
“BIELLA CITTA’ ARCIPELAGO”
Nuove installazioni e Osservatorio biellese sull’acqua
Mostra e progetto di ricerca a cura di Cittadellarte, Ufficio Arte e Politica (coordinamento Paolo Naldini, collaborazioni: Elisa Gilardino, Andrea Trivero, Tancredi Pino).
Con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, in sinergia con Biella Città Creativa Unesco
Creare connessioni e valorizzare le buone pratiche sono gli obiettivi principali del progetto Biella Città Arcipelago. Tra i nuovi allestimenti viene proposta un’installazione immersiva realizzata dall’ information designer Alessia Musìo che offre ai visitatori una panoramica realizzata attraverso infografiche che raccontano lo stato di fatto dei progetti territoriali
Inaugurerà anche l’Osservatorio Biellese sull’acqua, un ambiente immersivo sul tema dell’acqua e della sua salute, con un’installazione site specific realizzata da Max Casacci per Cittadellarte.
Ponendo particolare attenzione agli obiettivi 4 e 14 dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite, nell’ambito del tavolo Acqua, è nato l’“Osservatorio Biellese sull’acqua”, grazie al contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Biella. Grazie alla collaborazione di Asl Biella, Cordar, CRAB, Associazione Tessile e Salute e Arpa Piemonte si è costituito un gruppo di professionisti del settore. I dati forniti dal board di esperti sono stati rielaborati e presentati al pubblico tramite l’infografica realizzata dall’information designer Alessia Musìo. L’installazione permette al pubblico di porre l’attenzione sull’importanza dell’uso consapevole dell’acqua, sullo stato ambientale dei corpi idrici e sulle procedure di analisi delle acque.
Si aggiunge inoltre una video installazione “Racconti dall’Arcipelago” – a cura di Andrea Battagin, Luca Deias ed Elisa Gilardino – che racconta attraverso quindici video interviste la testimonianza diretta di alcune delle 120 realtà censite fin’ora nella mappatura. Viene inoltre presentato il racconto fotografico degli eventi e gruppi di lavoro che hanno animato e reso partecipativo lo spazio negli ultimi 8 mesi.
Nello salone centrale dello spazio espositivo sono in mostra tutte le nuove realtà incluse nella mappatura con una presentazione del lavoro avviato dai tavoli di lavoro tematici o Gruppi di Azione che hanno condiviso idee e progetti durante questi mesi intorno ai Tavoli del Terzo Paradiso.
La mostra è uno spazio espositivo, ma soprattutto è un dispositivo di intervento pratico nel territorio biellese da parte dei cittadini: un laboratorio di progettazione costantemente aggiornato che accoglie un’opera di Pistoletto come strumento dove i cittadini possano direttamente partecipare per dare forma al proprio futuro. I Tavoli del Terzo Paradiso sono un’installazione formata da 12 tavoli che si possono spostare nello spazio espositivo per accogliere ciascuno le discussioni di un gruppo di lavoro tematico. Tutta la mostra, infatti, presenta diverse installazioni dedicate al biellese come territorio pilota di processi di trasformazione orientati alla prosperità sostenibile.
Un filo per due
Mostra in collaborazione con Woolbridge Gallery
Artisti: Zheng Guogu, Ghada Amer